Lo avevano annunciato dagli spalti della tribuna in Aula consiliare, lo scorso lunedì, durante il voto per fare traghettare le funzioni della Messinambiente alla MessinaServizi, che avrebbero presidiato la seduta della V Commissione tecnica, fin quando il Consiglio comunale non si sarebbe rinnovato per l’ennesimo capitolo della “saga gestione rifiuti”. La trattazione dell’argomento è diventata incandescente al punto di rendere i lavori di Commissione invivibili e quindi interromperli. Una folla di circa 200 impiegati arrabbiati si è fiondata nell’Aula. I dipendenti avevano organizzato, questa mattina, un’assemblea sindacale di due ore per poter affrontare le problematiche inerenti allo stand by, causato dal mancato voto di diversi consiglieri due giorni fa e partecipare al dibattito alla presenza dell’assessore Ialacqua, dei dirigenti di Messinambiente e MessinaServizi.
Ricordiamo che il numero legale per deliberare era caduto perché il Civico Consesso era sopravvissuto alla seduta con soli 14 componenti. Gli ultimi ad andarsene erano stati Zuccarello, Crisafi, Interdonato e Santalco ma prima di loro anche la Crifò e la David. Insomma, una moria generale che ha scatenato il commento di Ialacqua: “Ora ditemi chi rema contro la città e come reagisce chi voleva le mie dimissioni?”.
Ormai, le dinamiche politiche tendono ad influire sul futuro dei lavoratori. Alle 14:30 è fissata la riunione dei Capigruppo per decidere se svolgere i lavori di Consiglio il prossimo venerdì 26 maggio o, nella più rosea delle aspettative, anche domani – giovedì, ovviamente con ordine del giorno l’attribuzione dei servizi alla neo costituita società di raccolta spazzatura.
“Dalla nostra parte stiamo proseguendo con il Piano concordatario di continuità – spiega il Commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò. C’è stato un rallentamento in settimana, nelle operazioni di raccolta e conferimento per via del blocco alla discarica a Grotte San Giorgio – Lentini che, in pratica, ci ha fatto saltare un turno. Se salta un turno (dalle 4 alle 10 e dalle 21:30 alle 3), il 50% dell’immondizia caricata resta sui camion e di conseguenza per strada perché non possiamo mandare gli autoarticolati a compiere il loro dovere. La situazione si è ristabilita solo ieri nella tarda mattinata ma lo smaltimento di 150 tonnellate rimaste deve essere completato”.
“Non voglio entrare in merito alle questioni politiche di voto – rivela il Commissario – ma in quaranta giorni sarà possibile portare a termine l’affidamento alla MessinaServizi? Io chiedo questo a chi vuole cogliere la domanda. Il transito delle attività dalla vecchia alla nuova con i 280 mezzi e le 550 unità di personale potrà essere risolto in poco meno di poco meno di un mese e mezzo? La manovra comporta di assegnare i servizi alla società di Ginatempo, questa deve acquisire tutto il contenuto quindi il ramo d’azienda ceduto che va anche omologato al Piano Concordatario. Il tutto entro il 30 giugno. La mia preoccupazione è che i tempi siano troppo stretti e ci sia bisogno di una nuova ordinanza del sindaco Accorinti per prorogare il nostro operato. Senza contare che ci sono ancora da sviluppare le procedure all’Ispettorato del lavoro per le nostre risorse, anche per Taormina la scadenza è sempre il 30 giugno”.
La presidente di Commissione Ambiente Cecilia Caccamo: “Dobbiamo avere il modo di votare la delibera e non di affondare il progetto dell’amministrazione per principi politici. Votare anche contrari purché si riesca a tagliare il traguardo. Certo, dopo quattro mesi, inutile trascinare ancora pareri di disapprovazione”.
Messinambiente, sale la tensione al Comune
mercoledì 24 Maggio 2017 - 18:02