L’ora X scatta poco prima delle 23: nel momento in cui l’Air force One tocca terra nella base di Sigonella, l’imponente sistema di sicurezza messo in piedi per proteggere il G7 di Taormina passa all’ultimo livello. Settemila uomini armati, decine di blindati, elicotteri, motovedette, gommoni, sorveglieranno la citta’ dal cielo, dal mare e da terra per impedire a chiunque non autorizzato di avvicinarsi ai potenti della terra. Da mesi la macchina della sicurezza e’ in moto e da lunedi’ e’ entrata a pieno regime, con i controlli che riguardano anche stradine di campagna, viuzze e passaggi impervi lungo il costone di roccia che dal mare sale fino a Taormina. Il sistema prevede una serie di cerchi concentrici: piu’ sono vicini ai luoghi del vertice, piu’ la sicurezza e’ alta. Il cuore di questo sistema e’ l’hotel San Domenico, dove si terranno le riunioni e dove risiedono alcune delegazioni, tra cui l’Italia, e all’hotel Timeo, dove dormira’ Donald Trump. Centinaia di uomini delle forze dell’ordine hanno un solo ordine: impedire non solo l’accesso ma anche “l’avvicinamento” di persone estranee e non autorizzate. Il sistema e’ lo stesso per i controlli in mare. La zona di massima sicurezza e’ un’area che va da Letojanni a Fiumefreddo, profonda 2 miglia: navigazione interdetta, balneazione consentita fino a 50 metri dalla riva, team di sommozzatori per la bonifica dei fondali. E’ previsto che venga impedito l’attraversamento “anche con l’uso della forza”. Il secondo cerchio prevede un filtraggio di tutte le imbarcazioni, con il controllo di chiunque sia a bordo, mentre nella terza zona, la piu’ esterna che include anche tutti i porti tra Catania e MESSINA, si fara’ un monitoraggi di tutto il traffico marittimo. “Abbiamo ipotizzato una serie di minacce possibili – sintetizza il colonnello della Gdf Cristino Alemanno, comandante del gruppo aeronavale di MESSINA – abbiamo a disposizione motovedette velocissime, mezzi piu’ grandi e team di abbordaggio per poter fronteggiare qualsiasi scenario”. La paura della gente dei Giardini Naxos non e’ pero’ il timore di un attentato o le migliaia di persone in divisa e in borghese che girano armate per le strade: a spaventare e’ il corteo degli antagonisti contro il G7 in programma sabato pomeriggio, in contemporanea con le conferenze stampa che chiuderanno il vertice. Il sindaco ha gia’ disposto da giorni la chiusura di tutte le scuole e dei negozi, anche se in piazza dovrebbero esserci non piu’ di un qualche migliaio di persone, e diversi commercianti stanno blindando negozi e vetrine con assi di legno e barre di metallo, come se dovesse arrivare un uragano. C’e’ anche un pizzaiolo che ha fatto un’assicurazione per danni causati da eventi socio-politici. “Avevo chiesto la copertura per tre giorni, ma l’agenzia mi ha detto per un anno o niente. Così ho pagato 600 euro, ma va bene cosi'”