C’è anche il partito di Rifondazione comunista di Messina al corteo anti-G7, che si svolgerà sabato sul lungomare di Giardini. In un comunicato stampa vengono spiegate le ragioni dell’adesione alla manifestazione: “La loro secolare egemonia imperialistica mondiale, segnata da guerre e colonialismi, cessata la minaccia del blocco socialista, è stata messa sempre più in discussione dall’ascesa di nuovi territori e nuovi Stati che reclamano un ruolo maggiore nello scenario mondiale, primi tra tutti i paesi mediorientali produttori di petrolio ed i cosiddetti Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sud Africa).
I governi del G7 hanno risposto alla crisi economica mondiale e alla loro perdita di supremazia portando la guerra in Europa e nel Mediterraneo, accerchiando la Russia con l’estensione delle basi Nato, destabilizzando e invadendo i paesi arabi non alleati, finanziando e armando (attraverso Arabia Saudita e Turchia) quei gruppi jihadisti che poi gli sono sfuggiti di mano dando origine all’Isis: il ‘califfato’, che per anni hanno solo fatto finta di combattere, essendo in realtà solo interessati a spartirsi le zone d’influenza in Siria, come già fatto in Iraq e Libia.
Vogliamo fermare la guerra ai migranti, finalizzata ad impedire a chi vuole conquistare una possibilità di vita per sé, per le proprie famiglie e per le proprie comunità, di farlo. Ai muri che si vogliono costruire, noi rispondiamo con l’affermazione della libera circolazione delle persone”.
Rifondazione comunista precisa: “Ci preoccupano e ci stupiscono, in questo quadro, le scomposte reazioni di amministratori locali che, assolutamente supini e complici dinanzi a questa invasione, hanno evocato scenari apocalittici cercando di impedire o quanto meno ostacolare il corteo, cioè l’esercizio di un diritto che in democrazia dovrebbe essere garantito, il diritto di manifestare le proprie idee in merito a scelte che incideranno sulla vita di noi tutti.
Per non far vincere la paura e l’indifferenza – conclude la nota – noi porteremo il 27 maggio la nostra indignazione e la nostra gioia a celebrare una pacifica vittoria contro tutti i signori del mondo e i loro cortigiani, e invitiamo ogni libero cittadino che condivida le ragioni del nostro dissenso a manifestare insieme a noi”.