E’ morto a Roma Francesco Rugolo, 79 anni, ex dipendente della Sacelit di San Filippo del Mela. Si tratta del 138esimo fra i 220 lavoratori presenti al momento della chiusura. Rugolo ha lavorato per oltre 22 anni all’interno dell’industria che produceva lastre, tubi e vasche di eternit a stretto contatto con l’amianto.
I primi sintomi dell’asbestosi, causata dal contatto con l’amianto, li ha alla fine degli Anni ’80 ma la sua salute si è andata aggravando di anno in anno e, nel 2004, sottoposto a Sorveglianza sanitaria da parte dell’Asp di MESSINA, gli viene riconosciuta la seguente patologia: “Asbestosi pleurica con lieve sindrome disventilatoria di tipo ostruttivo, placche pleuriche parieto-costali. Atroci sono state negli ultimi anni le sofferenze patite; è morto per asbestosi pleuro-polmonare; collasso cardiorespiratorio con grave insufficienza respiratoria e sicuramente, considerate le sue condizioni per mesotelioma pleurico.
Il presidente del comitato “Ex esposti amianto”, Salvatore Nania, collega di lavoro lo ricorda. “Con Francesco siamo stati ricoverati insieme, nei primi Anni ’90, nell’ospedale “Morelli” di Sondalo, dove effettuavamo gli accertamenti inerenti l’esposizione alle fibre killer di amianto.
Ex Sacelit, c'è la 138esima vittima
domenica 28 Maggio 2017 - 11:05