“Le attività in versione multiruolo del Segretario Generale Antonio Le Donne stanno passando sotto traccia in modo inconcepibile. Parliamo di quattro competenze diverse quelle già prestabilite ovvero Segretario e Direttore Generale, quella ad interim di Ragioniere Generale e dirigente delle Partecipate. Ho già resa nota l’esigenza di eseguire un’indagine ispettiva ai Ministri dell’Interno e della Funzione Pubblica e all’assessore agli Enti locali. Ma ricordo il verbale dei Revisori dei conti che mette in allerta per la possibile illegittimità degli atti ratificati con la firma di Le Donne”. Questa è l’azione d’accusa del consigliere Pippo Santalco che si è avvicendato oggi nella conferenza stampa del collega Pippo Trischitta. Il capogruppo di Felice per Messina fa un chiaro riferimento per la MessinaServizi su cui incombono le incertezze di buona parte del Civico Consesso e che potrebbe non essere valida ai fini amministrativi, come tutte le altre delibere. “La funzione di Le Donne può essere legittima” quando lo stesso autorevole organo contabile (con il protocollo 111 del 15 maggio) muove un parere di negatività?
Evidentemente, Santalco vede l’unica chance nell’interpellare altri organi preposti fuori dal Palazzo verso cui ha piena fiducia. Inoltre, avverte una grande preoccupazione istituzionale che invoca la Prefettura coma “cassa di compensazione” per rimediare agli errori amministrativi di questo Comune nell’assegnare gli incarichi con ricadute sugli atti
MessinaServizi e Le Donne, Santalco: "No a delibere illegittime"
martedì 30 Maggio 2017 - 19:49