Messina Servizi: il Consiglio dice "no". E adesso?

La fumata è nera. Il Consiglio comunale dopo tre settimane di tira e molla ha espresso il suo voto sul contratto di affidamento alla Messina Servizi Bene Comune.  In undici si sono espressi favorevolmente per l’approvazione della delibera, ma il numero è stato insufficiente dal momento che in sette hanno detto di no, mentre in dieci si sono astenuti dal voto, compresa la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile (si tratta di un’astensione tecnica).
Ha prevalso quindi l partito trasversale degli astensionisti, i quali hanno “pesato” in maniera determinante sull’esito dell’odierna votazione. La bocciatura della delibera apre un capitolo doloroso per quel che riguarda il futuro della nuova società che si dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – del servizio di raccolta dei rifiuti.
E’ logico attendersi adesso delle reazioni veementi da parte dei sindacati che chiedevano l’approvazione della delibera. Cosa ne sarà del futuro dei lavoratori? Se lo chiedono in tanti, anche in considerazione del fatto che il 30 giugno scade il contratto di servizio di con la Messinambiente in liquidazione. C’è il rischio che il servizio di raccolta dei rifiuti possa paralizzarsi.
Ecco chi ha votatosì:  Pippo Capurro, Benedetto Vaccarino, Francesco Pagano, Carlo Abbate, Pippo De Leo, Claudio Cardile, Gaetano Gennaro, Lucy Fenech, Ivana Risitano, Cecilia Caccamo e Maurizio Rella.
Chi ha votato no: Daniela Faranda, Antonella Russo, Nino Carreri,Nino Interdonato, Rita La Paglia, Santi Sorrenti e Daniele Zuccarello.
Gli astenuti: Piero Adamo, Elvira Amata, Emilia Barrile, Giovanna Crifò, Pierto Iannello, Pierluigi Parisi, Peppuccio Santalco, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Fabrizio Sottile.

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