No alla privatizzazione selvaggia del servizio rifiuti e No alla ripresentazione dello stesso provvedimento in sede di Giunta, come ci ha anche rimarcato l’assessore all’Ambiente poche ore fa. A schierarsi contro queste due paventate formule di sollevamento dal voto negativo in Aula sono il Segretario Generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni e i Segretari della Funzione Pubblica Cgil Clara Crocè e Carmelo Pino che vedono il Comune invischiato nell’impasse.
“Chiediamo se i consiglieri comunali siano veramente coscienti del danno provocato oggi” – si preoccupano i sindacalisti che fanno presente come l’esito della seduta odierna del Consiglio comunale sulla delibera di affidamento del servizio di igiene cittadina sia un vero schiaffo alla città e ai lavoratori. Per la Cgil e la Fp al danno maturato in questi mesi di rinvio oggi si è aggiunta l’interruzione del servizio che produrrà gravi effetti per l’intera popolazione e per i dipendenti del settore che rischiano il licenziamento, nel caso in cui non si dovesse prorogare il servizio in scadenza il 30 giugno.
Il sindacato e i dipendenti non credono al pannicello caldo della promessa della riproposizione della stessa delibera in Aula e risponderanno con una forte iniziativa. “Del resto – evidenziano i Segretari di Cgil e Fp – non ci aspettiamo molto da un Consiglio che sarà ricordato per l’improduttività e per i siparietti. Non solo non vengono approvati gli atti ma non si ha neanche l’idea di quale sia l’alternativa”.
La Cgil e la Fp avvertono che si metteranno di traverso nella strategia di privatizzare il servizio, dettata da una crisi rifiuti quasi pilotata dal mancato affidamento.
“Se fosse vero quanto dichiarato dalla Giunta Accorinti in merito all’impossibilità di prorogare ulteriormente il servizio dopo il 30 giugno a Messinambiente – si sottolinea – si aprirebbe uno scenario sconfortante per i lavoratori e la città. I primi non potrebbero rimanere in un’azienda sottoposta a Concordato Preventivo perché non c’è più l’affidamento e si andrebbe verso un’ipotesi di bancarotta fraudolenta, la seconda andrebbe verso un’emergenza rifiuti senza precedenti”.
La Cgil e la Fp preannunciano una forte mobilitazione, un incontro urgente sarà chiesto all’assessore regionale all’Ambiente e al Prefetto l’immediata convocazione di un tavolo. La protesta di sindacato e lavoratori non esclude la proclamazione di uno sciopero.