L’emergenza abitativa a cui è sottoposta in particolare la bellezza di 214 famiglie del complesso anche detto in gergo “fantasma” di Zafferia, insieme anche altre situazioni limite di degrado sociale, ha sollevato un vespaio, soprattutto per il “caso Barbuscia” che vede protagonista un ragazzo paraplegico di 16 anni, Cristian Barbuscia. A lui sono state riscontrate anche complicazioni di natura respiratoria, accertate dai clinici specializzati.
In merito al cambio di alloggio della famiglia Barbuscia, l’assessore alle Politiche per la Casa, Sebastiano Pino, arriva a precisare in una nota che: “Riconoscendo l’assoluta gravità della situazione che coinvolge il giovane Cristian, il mio ufficio, d’intesa col Dipartimento competente, si è attivato già da qualche mese per individuare nel più breve tempo possibile una soluzione adeguata alle esigenze del ragazzo e della sua famiglia, tenuto conto che Cristian necessita per la sua grave patologia di risiedere in un’area non distante dal Policlinico, dove è stato sottoposto a continue cure prima di essere ricoverato nel reparto di Rianimazione del Piemonte, che sia situata al piano terra per consentirgli rapidi spostamenti poiché allettato e che l’appartamento sia pulito, efficiente e dotato di quei servizi idonei alle sue esigenze quotidiane e di chi ne presta le cure. Queste condizioni da soddisfare assolutamente hanno ulteriormente limitato la possibilità di scelta delle soluzioni, che l’Amministrazione comunale ha sempre sottoposto alla valutazione della famiglia. Per tale motivo in data 17 maggio, nel corso di una riunione, ci siamo confrontati con i responsabili dell’IACP al fine di trovare adeguata sistemazione alla famiglia Barbuscia, e lo scorso 7 giugno abbiamo invitato lo stesso IACP a mettere immediatamente a disposizione una delle tre botteghe che attualmente risultano inutilizzate e con la porta di accesso murata. Nello stesso documento ho anche invitato il dirigente del dipartimento Manutenzioni a provvedere all’esecuzione dei lavori necessari a rendere fruibile l’immobile ed avviare le pratiche per l’eventuale cambio di destinazione d’uso da bottega ad alloggio, considerando comunque la situazione di grave necessità ed urgenza. Ieri, mercoledì 14, con un’altra lettera inviata all’Iacp, ho richiesto un riscontro al precedente documento, in considerazione del fatto che le condizioni di Cristian Barbuscia si sono ulteriormente aggravate e, come si evince da certificazione medica prodotta, all’atto delle dimissioni non potrà rientrare nell’abitazione di Zafferia, in quanto necessita di un ambiente asettico ed incompatibile con la situazione igienico – sanitaria del predetto alloggio. Nell’odierna seduta di Giunta, dobbiamo valutare, insieme al sindaco, Renato Accorinti, la possibilità di un’ordinanza di requisizione di una delle botteghe da assegnare alla famiglia Barbuscia”.