Alloggio per 16enne tetraparetico e famiglia, requisita bottega con ordinanza Sindaco

L’intento di togliere il giovanissimo Cristian Barbuscia, in una condizione di tetraparesi spastica e in pericolo di vita, dal degrado delle case popolari di Zafferia è stato concretizzato questa mattina, con una semplice firma apposta dal Sindaco, Renato Accorinti, sull’ordinanza che dispone, con data odierna, la requisizione della bottega commerciale, sita in via Aurelio Saffi n. 12, al di sotto del viale San Martino. L’immobile, da osservare nella foto, risulta murato e di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari, come tanti altri che potrebbero essere messi a disposizione dell’emergenza abitativa.

Abbiamo ascoltato, oggi, le decisioni dell’assessore alle Politiche per la Casa, Sebastiano Pino che ha assegnato in modo transitorio alla famiglia Barbuscia questo alloggio di circa 80 metri quadri, per il delicato stato di salute del 16enne Cristian, attaccato ad un’apparecchiatura di ventilazione meccanica. L’impossibilità di vivere nell’umidità delle palazzine di Zafferia che ha compromesso la capacità polmonare di Cristian ha reso indispensabile e tempestiva l’adozione del provvedimento di requisire la bottega. Il ragazzo ha ricevuto la diagnosi di patologia respiratoria dall’Unità complessa di Terapia Intensiva all’ospedale Piemonte, dove si trova ricoverato. Reperire in brevissimo tempo una dimora adeguata con le caratteristiche prescritte dalle certificazioni mediche, si è rivelato complicato. Per cui, l’assessore al ramo ha stimato, ieri durante la riunione di Giunta, l’azione di requisizione di questo alloggio solo in via provvisoria, come recita l’ordinanza e come sottolineato a noi, questa mattina, prima della ratifica del provvedimento.

Sulla via Aurelio Saffi, in base alle ricerche di Fronte Popolare Autorganizzato, capitanato da Valentina Roberto, si registrano altri locali che non avrebbero neppure catastazione commerciale, bensì classificati come A3 quindi senza bisogno di eseguire un cambio di destinazione d’uso. Situazione da controllare da parte del dipartimento dell’esponente dell’Amministrazione Pino e dall’Urbanistica che potrebbe poi occuparsi di variare la destinazione d’uso. In queste possibili abitazioni, vige il veto della direttrice dello Iacp Maria Grazia Giacobbe che tende a curare gli interessi economici dell’Ente, tanto da aver predisposto la loro muratura. Lo scopo prioritario è di sfruttare il bando di imminente uscita per locare le strutture chiuse ai commercianti.

“Tengo a precisare che con l’Iacp non si è creata alcuna polemica, né posizioni contrastanti – evidenzia il delegato del Risanamento – ma, per risolvere questa grave problematica e garantire a Cristian l’assistenza di cui necessita, è stato determinato questo percorso, dopo avere attentamente valutato diverse soluzioni”.

“L’assegnazione è per la durata di un anno e comunque fino al cessare dello stato di urgenza e necessità della famiglia”. L’assessore Pino dichiara che nell’immobile scelto ci saranno dei lavori da effettuare per esempio per ricavare gli spazi giusti per il posizionamento di una lettiga e per la mobilità dell’eventuale strumentazione medica. L’ordinanza sindacale dovrà essere notificata allo Iacp e poi ai coniugi Barbuscia, nell’arco di un tempo tecnico.

La dicitura sembra un po’ preoccupante perché non c’è alcun dubbio che la condizione dell’adolescente Cristian, affetto da paralisi cerebrale dalla nascita, non ha un’aspettativa di esistenza favorevole pertanto la definizione “il cessare dell’urgenza” ci sembra quantomeno inappropriata. La famiglia ha diritto ad un’assistenza che sia definitiva.

Redazione1

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