Chiuso il cerchio per i componenti della banda di rapinatori responsabili di incursioni criminali in ville del messinese e del palermitano. Scoperta dalla polizia una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a rapine e furti. Otto le persone arrestate.
Sono stati definitivamente incastrati dalla Polizia i componenti della pericolosa banda, protagonisti di violente incursioni criminali in abitazioni del messinese e palermitano tra l’ottobre e dicembre scorsi.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Patti. Al vertice dell’organizzazione sarebbe stato Gianluca Terrana, 31 anni, di Termini Imerese, a cui viene attribuito un ruolo carismatico.
Gli altri indagati sono Angelo Incardona, 41 anni, di Campofelice di Roccella; Giuseppe Augetto, 30 anni, di Termini Imerese; Francesco Lamia, 29 anni di Termini Imerese; Antonino La Bua, 28 anni, di Termini Imerese; Robert Costantin Aioani, 22 anni, rumeno; Iulian Georgian Hatos, 23 anni, rumeno; e Franco Galati Rando, 48 anni, di Tortorici, quest’ultimo finito ai domiciliari.
Le rapine, consumate tra l’ottobre e dicembre dello scorso anno, sono avvenute a Ucria, Capo d’Orlando e Sant’Agata di Militello, nel Messinese, Lascari, Campofelice di Roccella e Termini Imerese, nel Palermitano.
L’indagine è scattata dopo la violenta rapina ai danni dei coniugi anziani di Ucria, sorpresi in piena notte nel sonno, nell’ottobre 2016, nella loro abitazione dai malviventi che, incappucciati e armati di coltello e mannaia, li hanno derubati, tenendoli sotto sequestro, mentre veniva razziata una seconda abitazione a Capo d’Orlando.
A gennaio i poliziotti erano riusciti a bloccare i pericolosi criminali, accusati pure di altri furti in abitazione, messi a segno a Termini Imerese e a Sant’Agata di Militello. Da allora e’ stato possibile individuare i complici di altri colpi.
L’attivita’ investigativa sviluppata attraverso le intercettazioni telefoniche e l’esame dei tabulati telefonici e dei cellulari (foto, messaggi vocali e conversazioni whats app, ha permesso di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere. Un’organizzazione con modalità operative che prevedono lo scambio di informazioni su luoghi e abitazioni da colpire, sopralluoghi e ripartizione di ruoli.
E’ Terrana a svolgere una funzione di minuziosa pianificazione e preparazione dei colpi da eseguire, sia tenendo i contatti con i basisti Incardona e Galati Rando dai quali acquisisce le informazioni necessarie all’individuazione degli obiettivi e alla esecuzione dei raid, sia procedendo ad accurati sopralluoghi preventivi sui luoghi prescelti, studiandone i relativi percorsi.
La banda disponeva di un gergo: il “campionato di calcetto” indicava le azioni criminali che nella loro fase operativa erano definite “operazioni” mutuando la terminologia dal gergo militare. Il capo si vanta delle sue qualita’ e non a caso si scatta foto mentre ostenta un notevole quantitativo di banconote di grosso taglio, frutto di una delle tante incursioni.
Antonino La Bua, Francesco Lamia e Giuseppe Augetto sono collaboratori stretti di Terrana, quasi sempre presenti fisicamente nell’esecuzione dei colpi; mettono a disposizione i propri veicoli per gli spostamenti, per i sopralluoghi e per l’esecuzione dei delitti.
Molteplici le scorribande, come quella di Termini Imerese nella sera del 10 dicembre: armati di pistole e con passamontagna, hanno fatto irruzione in un’abitazione e preso a schiaffi tre donne anziane, scaraventate per terra.