Al degrado non ci si abitua mai, soprattutto se quello stesso degrado impedisce le nostre attività quotidiane e fisiologiche quali la respirazione tra i cattivi odori di cassonetti straripanti con le fuoriuscite in strada annesse, la mobilità quando un parcheggio è occupato dall’immondizia o da rami incolti e la comunicazione quando non posso suonare un citofono di una persona che stiamo andando a trovare. Anche questo succede lungo il Viale Annunziata basso tra la rotatoria Martines, che unisce il viale della Libertà e la via Consolare Pompea e quella che unisce il viale Regina Elena con la nuova Panoramica dello Stretto. Per l’esattezza, alcuni cittadini sono obbligati a farsi largo tra cespugli enormi, “un po’ montagne”, per annunciarsi al citofono dei residenti visto che la “selva” ha raggiunto anche il cancello d’ingresso di un palazzo (come si può ben vedere con un pizzico di fantasia dalla foto dell’articolo).
Ancora, gli abitanti della zona devono sopportare che i rami di folti alberi arrivino a puntellare e raschiare i tettucci delle loro auto che lasciano parcheggiate sotto il loro appartamento. Il consigliere si è recato sul posto dove ci ha mostrato con dovizia di particolari che l’intero tratto compreso tra le due rotatorie ha grosse “tare” di igiene pubblica.
“Lungo la parte bassa di questo viale, troviamo di tutto di più – ironizza Cannistraci -, persino una scarpa abbandonata, fogliame vario, detriti di ogni genere, suppelletti, bottiglie di plastica, indumenti abbandonati, cartacce e quant’altro possa inquinare e sporcare l’ambiente circostante. Si nota che il passaggio di MessinaAmbiente, per quanto riguarda la pulizia del territorio, non avviene da parecchi mesi, troppi sono i rifiuti, le foglie, cartacce e plastica, distribuiti lungo il percorso”.
Altra nota di demerito per i controlli delle forze dell’ordine su questa porzione di territorio.
“Nella zona antistante al complesso Villa Luce, la gente si ferma a fare colazione o una pausa refrigerante a tutte le ore con granita da un ambulante – continua a segnalare Cannistraci – mettendo a dura prova l’aiuola interna del condominio omonimo che viene riempita di bicchieri di plastica. Ulteriori lamentele da parte di chi vive in quelle palazzine e disagi per chi, pur comprandosi una granita, vorrebbe transitare agevolmente senza fare slalom tra tavolini e sedie del commerciante col suo camioncino”.
La procedura per risolvere la questione è stata già accesa con una segnalazione al V Quartiere, come componente di appartenenza da Cannistraci. Con il numero di protocollo 14758 dello scorso 12 giugno, il resoconto è stato indirizzato all’assessore Ialacqua, a MessinaAmbiente e al Dipartimento Sanità del Comune di Messina per far disinfestare, derattizzare e deblattizzare il luogo. Nessun cambiamento da allora.
Ma il più disarmante contraltare di questa faccenda igienico-sanitaria è stato l’inaugurazione dell’apertura totale del Museo Regionale di Messina dello scorso sabato 17 giugno. “Il sito più grande da Napoli in giù – osserva Cannistraci – ha ottenuto la pulizia del tratto del Viale della Libertà che costeggia il Museo, eliminando ogni cosa potesse deturpare l’ambiente. Una bella immagine al cospetto del Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e al Ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano; ma ci siamo dimenticati che, di fronte, c’è la villetta Belfiore, orribilmente abbandonata all’incuria più totale. Ci siamo dimenticati dell’erosione creata dal mare nel parcheggio Annunziata Est, accanto alla villa Sabin e ci siamo dimenticati della riqualificazione del Viale Annunziata che costeggia proprio il nostro Museo Regionale?”.