Beninati: "La nuova rete ospedaliera reca disagi e pregiudizi"

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Beninati: "La nuova rete ospedaliera reca disagi e pregiudizi"

redme |
venerdì 23 Giugno 2017 - 09:52

“La nuova rete ospedaliera non è a misura di cittadino. Reca disagi e pregiudizio, ad una larghissima parte della popolazione del messinese, soprattutto nella zona tirrenica e nebroidea che si avvia ad una “desertificazione” di servizi. Un esempio? La soppressione del reparto di Urologia che crea un vuoto nella fascia tirrenica dal Papardo fino all’ospedale di Cefalù ( in provincia di Palermo)”.
Dure le parole di Nino Beninati, coordinatore per la provincia di Messina  di Noi con Salvini, che sull’intervento dell’on. Beppe Picciolo sulla rete ospedaliera, parla di tardiva presa di posizione.
“Picciolo interviene su cose fatte dal suo movimento politico, dalla maggioranza della quale fa parte, come se improvvisamente ne fosse estraneo. Tentare un’intercessione ex post davanti all’assessore Gucciardi è decisamente incoerente – continua Beninati – in sede di discussione del provvedimento bisognava assumersi la responsabilità politica di far valere le istanze dei tantissimi Comuni della fascia tirrenica, che sono stati danneggiati oltremodo dalla rimodulazione delle rete ospedaliera”.
Inaccettabile che si lasci sprovvista di reparti un’intera un’area provinciale nella quale vivono migliaia di cittadini e certamente non lo si può fare adducendo come giustificazioni criteri di bilancio imposti da Roma.
“Se proprio era necessario ridurre la spesa, bisognava intervenire con piani di contenimento degli sprechi, che non si traducono nell’eliminazione dei servizi, ma nel loro efficientamento semmai”.
“Assistiamo alla pratica invalsa nei partiti centristi di suonare la ritirata dal Governo Crocetta, che pure hanno sostenuto in tutti questi anni. Il lavoro di opposizione ad un decreto assessoriale iniquo, doveva essere fatto prima, in fase di approvazione – commenta Beninati – è in quel momento che devono essere fatte valere le istanze della popolazione che si è legittimamente affidata, è in quel momento e non dopo, che si devono rispettare le proprie responsabilità davanti all’elettorato. L’allontanamento dai bisogni della gente: questa  è la vera trave nell’occhio di questo  governo regionale, il depotenziamento sanitario da Milazzo in poi né è la prova più lampante”.
“Infine, ritengo giusto sottolineare che la valorizzazione del Irccs Piemonte-Neuroloesi Bonino Pulejo, che lo stesso onorevole si intesta, lo si deve esclusivamente al prof. Dino Bramanti, direttore scientifico della struttura ed all’attuale direttore generale, arch. Angelo Aliquò. Solo grazie al loro lavoro sul campo – conclude Beninati – è stato possibile ottenere il riconoscimento di Dea e non per favoritismi politici come il deputato messinese vorrebbe fare intendere nel suo recente comunicato stampa”.