Quale futuro per l’ex caserma di Bisconte, continua a chiederselo il consigliere della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto.
“Tra i tanti punti interrogativi, incertezze, incognite che purtroppo contraddistinguono la nostra città, c’è anche quella che riguarda l’ex caserma di Bisconte. Tante voci si rincorrono, sulla imminente apertura di un hotspot, intanto da Palazzo Zanca tutto tace. Il primo cittadino avrebbe quantomeno il dovere di fare chiarezza sulla vicenda che “ogni tanto” riaccende i riflettori in città. Già, la chiarezza è un atto dovuto al pari di ascoltare gli umori dei residenti che certamente non sono di entusiasmo.
Il sottoscritto si è da sempre dichiarato contrario all’hotspot a Bisconte per due motivi: il villaggio ha tante criticità e la ex caserma dovrebbe essere restituita alla città per trasformarla in un polo multifunzionale di attività culturali, sportive, ricreative. L’hotspot, non è accoglienza, ma viola i diritti umani di tanta povera gente che spera nel territorio siciliano per cercare un po’ di fortuna.
La grande area dell’ex caserma, come più volte sottolineato dal sottoscritto, potrebbe, previa dismissione da parte del Ministero alla Difesa e consegna al Comune di Messina, fungere da importante centro sociale, culturale, sportivo, ricreativo; si potrebbero coinvolgere i privati restituendo tanti spazi alla città.
Purtroppo da quando la ex caserma funge da centro di prima accoglienza, sembra celarsi un muro di silenzio che per certi aspetti è pure inspiegabile.
Nei prossimi giorni, stante il silenzio delle Istituzioni, formalizzerò un invito al sindaco e al prefetto, per spiegare non solo ai residenti di Bisconte in primis, ma all’intera città, quale futuro attende l’ex caserma Gasparro.
Cacciotto: "Inspiegabile silenzio sull'ex caserma Gasparro di Bisconte"
venerdì 23 Giugno 2017 - 11:55