Parte la grande mobilitazione per “salvare l’ospedale Papardo”. Ancora una volta Uil-Fpl e Anaao-Assomed si fanno portatori degli interessi dei lavoratori e dei cittadini, così come accaduto in occasione della battaglia per l’ospedale Piemonte.
Oggi l’assemblea generale che si tiene al Papardo per sancire l’inizio di una stagione caldissima di lotte per impedire che il nosocomio venga spogliato e ridotto a un ospedale di base. Calapai, Macrì e Pata hanno rotto gli indugi, dicono basta alla melina della politica regionale e si ribellano alla nuova rete ospedaliera realizzata in maniera asimmetrica in Sicilia, dove vi sono realtà come Catania e Trapani che non subiscono tagli. Ieri mattina la nota di alcune sigle sindacali che hanno fatto sapere di preferire la via del dialogo e dell’unità piuttosto che iniziative solitarie e fughe in avanti.
Sull’argomento Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl Messina, taglia corto. “Non intendo rispondere a queste provocazioni che provengono dagli stessi che hanno sostenuto le scelte aziendali che oggi hanno portato alla spoliazione del Papardo. Non ho altro da aggiungere, per noi prima vengono i lavoratori e cittadini”.
Il clima si fa rovente perché la nuova Rete ospedaliera, approvata in Commissione Sanità (con il voto favorevole dell’on. Beppe Picciolo), sta generando tensioni altissime a Messina.
Salvare il "Papardo", scattata la grande mobilitazione
venerdì 23 Giugno 2017 - 08:29