Quarantamila persone hanno allietato la Notte Bianca in onore di Sant’Antonio di Padova che si è svolta ieri fino alle 2 nella massima sicurezza. L’afflusso di pellegrini, giunto da tutta la Sicilia e Calabria, preventivato tra il sito principale ovvero la Basilica di Sant’Antonio e la via Santa Cecilia e le vie limitrofe, si è materializzato ma è stato anche controllato attraverso un meticoloso piano con direttive emanate dal Capo della Polizia.
L’organizzazione è stata passata al setaccio dal Comitato provinciale per l’Ordine e Sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Francesca Ferrandino, per approdare poi sul tavolo tecnico del questore Giuseppe Cucchiara. L’adozione di barriere mobili ha aumentato le condizioni di garanzia anche per evitare il transito di veicoli nelle aree di maggior concentramento delle persone.
La macchina operativa ha ripreso le fila dell’ormai consolidata “rete di sicurezza” che era stata sperimentata in occasione del G7 di Taormina.
A promuovere l’evento il Rettore della Basilica di Sant’Antonio, Padre Mario Magro che ha allestito, con l’Amministrazione Accorinti, una quarantina di manifestazioni con musica, artisti di strada e cultura e il contributo di vari gruppi ed associazioni, nell’area che si estende intorno al Santuario. A collaborare le Autorità Provinciali di P.S., l’Asp, il 118, i Vigili del Fuoco, le Polizie locali, oltre ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Interessante e prestigiosa la possibilità di visitare la “Tomba a Camera del IV-II a.C.” di Largo Avignone, venuta alla luce con il recupero e il “rispolvero” della Commissione consiliare Cultura di Palazzo Zanca, di altri movimenti territoriali, dell’appoggio dell’Assessorato alla Cultura e della Sovrintendenza ai Beni Culturali.
Un’intensa serata dove è spiccato il concerto lirico, tenuto all’interno della Basilica dal soprano internazionale Chiara Taigi, quasi un’habitué della Metropoli dello Stretto che è stata sempre ben lieta di accettare l’invito ad esibirsi, per esempio per l’Accademia Filarmonica di Messina e l’Associazione “Bellini” o anche nella Galleria Vittorio Emanuele III, dopo la sua riqualificazione. La performance della diva romana è stata coordinata ed organizzata dalla presidente dell’associazione D’aRteventi, Daniela Ursino, già ex assessore comunale alla Cultura e rientra nell’ambito del Progetto Mariano.
“Questo Progetto firmato dal Cardinal Martini si rinnova nella Compagine Siciliana Messinese – rivela Chiara Taigi -, città da me amata, con le Ave Maria celeberrime, in onore della Madre Celeste Maria”.
Foto Rocco Papandrea