Coro di proteste per lo stato di degrado in cui versa uno dei luoghi più belli della costa taorminese. In occasione dell’avvio della stagione estiva è tornata di attualità la carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria di Mazzeo.
Il simbolo di quanto promesso e mai mantenuto sono le condizioni in cui versa il lungomare del borgo marino. Proprio a Mazzeo, su pressione del delegato della frazione, Salvatore Valerioti, si sono svolte varie riunioni di Giunta, per affrontare la materia relativa alla possibilità di intervento in vari punti sensibili.
Il risultato è stato un piano di opere da 15mila euro che è apparso subito esiguo per la mole di lavoro da affrontare. Allo stato attuale delle cose la via più panoramica della frazione resta con la pavimentazione saltata anche a causa delle radici degli alberi. Per non parlare della mancanza, più volte sottolineata, degli accessi per disabili alle spiagge. Si tratta di un contesto fatto di ringhiere inesistenti, alberi da curare e resti di piante da eliminare.
L’arredo urbano non è consono ad una frazione ad alta valenza balneare e turistica. Necessario anche regolamentare le strisce blu. Il piano viario ancora non è stato varato con direttive più consone al piccolo centro. Adesso è nato, così, un gruppo denominato “Uniti per Mazzeo”.
I residenti hanno organizzato per mercoledì nella piazza centrale di Mazzeo un confronto per discutere della situazione di abbandono totale in cui continua a trovarsi la frazione costiera di Taormina.
La comunità si riunirà per affrontare le problematiche della frazione assieme a quanti vorranno unirsi al loro grido di aiuto. Gli abitanti chiedono che la frazione possa risollevarsi da questo stato di impasse amministrativo che l’ha condotta a condizioni da Terzo mondo.
In passato si era anche pensato ad un passaggio territoriale alla vicina Letojanni. Una possibilità questa attualmente remota. Certamente se la città di Taormina continuerà a tenere in secondo piano le problematiche del piccolo centro allora anche il piano di una eclatante scissione potrebbe diventare realistico. Insomma tanta carne al fuoco per un incontro che si annuncia epocale per i residenti che attendono, da almeno quattro legislature, un intervento completo alla “G7” anche per il piccolo centro affacciato direttamente sul mare.
Mauro Romano