Continua la battaglia di Labor-Metro a favore della realizzazione del Parco naturale dei Peloritani. La proposta di istituzione della nuova riserva naturale non implica né impegni di spesa né relative coperture finanziarie, e dopo decenni di dibattiti e di momenti dialettici, è approdata finalmente nella sede legislativa competente.
Nelle ultime settimane secondo i rappresentanti del progetto però il confronto sui contenuti e sul rapporto costi-benefici dell’istituzione del parco dei Peloritani avrebbe assunto toni demagogici ed ideologici, da schieramenti precostituiti contrapposti che, però, non hanno tenuto conto delle considerazioni e valutazioni dei territori interessati direttamente dalla costituzione del parco stesso. Per scongiurare la minaccia che eventuali strategie elettorali possano minare il percorso di costituzione del parco, LaborMetro si è fatto promotore dell’iniziativa denominata “Parco dei Peloritani – La parola ai territori”, basata su una interlocuzione ed un confronto, in vari momenti e modalità, con i sindaci ed i rappresentati delle realtà consorziate territoriali.
Un primo momento di confronto si è svolto nella sede della CISL di Messina, fra i componenti del comitato promotore di Labor-Metro, il Presidente ed alcuni componenti del comitato promotore del Parco ed i sindaci e rappresentanti dei Comuni di Villafranca Tirrena, Antillo, Castelmola, Casalvecchio, Scaletta Zanclea, Castroreale ed il Presidente del GAL Taormina-Peloritani, che hanno approfondito gli aspetti positivi derivanti dall’istituzione di un parco che non guarda solo al patrimonio boschivo e vegetale, ma che mira alla valorizzazione dei centri urbani, soprattutto di quelli dell’entroterra e dei loro aspetti etno-antropologici, culturali ed economico-sociali, ed hanno analizzato anche alcune “criticità” riguardanti soprattutto i criteri di gestione da adottare.
Altri incontri promossi da Labor-Metro si svolgeranno nei prossimi giorni nella zona ionica e nella zona tirrenica.
Il gruppo di Labor-Metro punta alla realizzazione di una Sicilia Regione dei Parchi, dove quello dei Peloritani si aggiungerebbe al neonato “degli Elimi”, in provincia di Trapani e alle altre numerose riserve naturali, sale della terra per l’appeal turistico e il miglioramento dell’immagine dell’isola.