Servizio rifiuti indegno, (Ri)Puliamo Messina pagherà al 50%. In rivolta domani

Versare la seconda metà del tributo sull’immondizia a pulizia fatta è la provocazione fondata sull’inadeguatezza. “Pretendiamo la normalità, il rispetto delle condizioni igieniche e sanitarie. Gli Enti preposti, ormai da oltre 4 anni, ci costringono a convivere con il percolato, con i topi e le blatte. Abbiamo una città invasa da zanzare e mosche, odori nauseanti e non mancano pulci e zecche”.

“Noi messinesi non ci sottraiamo al contributo obbligatorio della Tari che è necessario pagare in cambio del servizio di raccolta”.

La proposta dei cittadini, che si costituiranno in Comitato spontaneo denominato “(Ri)Puliamo Mesina”, sarà quella di contribuire, com’è giusto che sia, al pagamento del 50% della 1° rata dovuta, la restante parte soltanto dopo che il servizio sarà erogato con continuità e normalità. Gli aggregatori di questo gruppo hanno convocato per domani-martedì 4 luglio alle 11:30 “una libera e motivata conferenza stampa”, seguita da una protesta, al Comune di Messina, dove chiederanno un’audizione pubblica al Sindaco Accorinti, al Presidente del Consiglio Comunale Barrile ed all’Assessore al ramo, Ialacqua.

Gli importi vengono calcolati, soprattutto sulla base dei costi che la società addetta sostiene nel corso dell’anno precedente. In cambio “pretendiamo” un servizio, più o meno soddisfacente e costante.

“Un quadro desolante da ascrivere a diverse responsabilità ma che hanno la loro origine nella mancanza di scelte risolutive, amministrative e politiche – dice il Comitato -. Scelte che mettono a dura prova anche la dignità degli operatori ecologici, preoccupati di perdere il posto di lavoro”.

Se la richiesta non sarà discussa ed approvata dal Civico Consesso, congiuntamente alla Giunta ed al Primo Cittadino ed il servizio non verrà erogato con continuità e normalità, il comitato spontaneo si riserverà d’intraprendere ogni azione che gli sarà consentita per l’ottenimento dei giusti diritti, compreso quello riguardante la salute dei cittadini.

Redazione1

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