Senza trucco e senza inganno, nell’ambito di Palazzo Zanca, c’è un Piano del Fabbisogno triennale delle assunzioni 2017/2019 che va definito o più correttamente aggiornato alla legge regionale e statale. In materia di stabilizzazione dei precari in servizio al Comune di Messina, si è tenuta ieri la riunione di concertazione tra le Organizzazioni sindacali e la delegazione trattante del management, presieduta dal Segretario Generale Antonio Le Donne. Il completamento della procedura si basa adesso su una proposta di delibera che non tiene conto delle nuove disposizioni normative, volte al superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione. A manifestare il suo disappunto al riguardo è la Fp Cgil.
“Dopo anni di lotta che hanno visto la Funzione Pubblica della Cgil in prima linea sia a livello regionale che nazionale – hanno detto Clara Crocè, Segretario Generale della Fp Cgil, Peppe Previti, Segretario aziendale e Paolo De Domenico Rsu -, i risultati ottenuti con la legge regionale n. 27 del 29 dicembre 2016 e con il d.lgs. n. 75 del 25 maggio 2017 (riforma Madia), sono chiari e cogenti. La FPCGIL esige con forza che il Piano programmatico delle assunzioni si adegui a tutte le novità di legge al fine di chiudere risolutivamente il criminoso capitolo del precariato, stabilizzando tutti a 36 ore settimanali.
La Regione Siciliana per tutte le stabilizzazioni effettuate dopo l’1 marzo 2017 garantisce integralmente la spesa “per l’intera durata del rapporto di lavoro” ai sensi dell’ art. 3 c.6 della L.R. 27/2016. Alle risorse assunzionali per la stabilizzazione si aggiungono “le risorse previste dall’articolo 9, comma 28, ottavo periodo, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78”, Questa norma, che è prevista anche nel decreto Madia, non fa altro che trasformare ed aumentare le risorse spendibili per i contratti di lavoro flessibili in risorse per l’assunzione stabile a tempo indeterminato dei precari.
“Altra novità di rilievo – spiegano i sindacalisti della Cgil -: l’inquadramento giuridico ed economico, è uguale a quello relativo al contratto a tempo determinato in essere al 31 dicembre 2015. Le amministrazioni non potranno proporre contratti a 11 ore settimanali”.
Questa in sintesi la nuova legge, i nuovi criteri, che a partire dall’1 marzo l’Amministrazione può, anzi, deve applicare nei programmi di stabilizzazione.
“La scelta di non programmare nessuna stabilizzazione dei precari nel 2017 dev’essere riconsiderata. L’Amministrazione limita le assunzioni solo ai tre Dirigenti – continua la Fp Cgil -, inoltre nel piano triennale non vengono inseriti tutti i precari.
Tante le proposte della Fp Cgil al tavolo di contrattazione, anche riguardo al corpo di Polizia Municipale insufficiente nei numeri a garantire i servizio alla città –ha detto Otello Lo Prete Rsu del Corpo dei Vigili Urbani –
La Fp Cgil ha richiesto un aggiornamento della riunione ed attende le modifiche alla delibera.