Discariche abusive vicino a spiagge, “Messinambiente, grazie. Sindaco faccia Sindaco”

Redazione1

Discariche abusive vicino a spiagge, “Messinambiente, grazie. Sindaco faccia Sindaco”

domenica 09 Luglio 2017 - 17:20

L’insufficienza di risorse economiche non giustifica la vista e la convivenza con litorali sudici, eccetto che nei tratti dove i lidi hanno la loro postazione, cestini dei rifiuti stracarichi in tutti i villaggi e borghi marinari come Torre Faro, cassonetti non disinfettati adeguatamente anche quando gli operatori della Messinambiente passano. Il consigliere della VI Municipalità, Giuseppe Sanò, da esattamente 4 anni, si ostina a chiedere che l’Amministrazione della Città segua un ordine prioritario, così da poter sfruttare al meglio i finanziamenti. “Sicuramente, la stagionalità potrà guidare molte delle scelte da prediligere per la prioritizzazione” – suggerisce.

Non è un segreto che la riviera nord, come avviene da sempre nel periodo estivo, diventa la destinazione preferenziale per molti cittadini e per i pochi turisti, disposti a tutto pur di trascorrere qualche giorno cullati dal suono del nostro mare.

All’indomani dall’ennesima segnalazione, l’esponente di Sicilia Futura ringrazia il funzionario della raccolta indifferenziata, Natale Cucè, per aver appurato l’esistenza di troppe discariche a cielo aperto in delle zone che dovrebbero essere salvaguardate dal mondo, per essere intervenuto con la riorganizzazione dei turni della Messinambiente ed agendo anche a Torre Faro.

Sanò rivolge comunque al capo di palazzo Zanca, Accorinti, richieste ammissibili per il bene della salute pubblica e dell’ambiente attraverso “un grande sacrificio, quello di fare il sindaco per qualche giorno prima di delegare nuovamente alla Sua Giunta”.

“Avere spiagge pulite per tempo, arricchire di cestini porta rifiuti tutti i villaggi rivieraschi, da sud a nord, potrebbe essere un punto di partenza per chi dovrà sostituirLa. Rilanciare l’economia con le risorse di cui disponiamo non mi sembra così complesso, ma servono anche regole che impediscano, a chi si sveglia la mattina con l’idea di fare un pollaio a Piazza Cairoli o uno stabilimento balneare in stile neoclassico in un borgo di pescatori, di continuare indisturbato per settimane, come di sovente avviene”.

L’ultimo sforzo che Sanò chiede “è quello di dare un senso ai sacrifici di quei cittadini che si fanno in quattro per rendere il posto in cui vivono, un luogo migliore”.

“Se si è deciso di considerare il paese di Torre Faro degno di essere dotato di una propria ordinanza di viabilità estiva, perché poi abbandonarlo a se stesso – ricorda Sanò -? Se si è compreso che nel periodo estivo la popolazione che frequenta l’ex borgo di pescatori si moltiplica esponenzialmente, vorrà dire anche che le necessità aumenteranno proporzionalmente. Non è pensabile che per le strade del paese si formino continuamente discariche abusive e che nessuno si preoccupi di prevenirle. Sono sempre negli stessi maleodoranti punti. Ciò che Le chiedo è solo un po’ di rigore. Si rende necessario predisporre servizi che giustifichino azioni repressive. Di quanto sarebbe stato piacevole passeggiare tranquillamente per la via principale di Torre Faro senza dover guadagnare il passo tra i gas di scarico delle auto, non gliene parlerò più, ormai attendo la prossima Amministrazione”.

Ma il consigliere denuncia un altro fenomeno più inquietante: se durante le ore diurne i disagi possono essere legati al traffico, alla sporcizia dettata dalle strade invase dai sempre presenti sacchetti multicolor, di notte, ormai da qualche anno, si assiste ad una recrudescenza di episodi para-delinquenziali che tolgono il sonno a genitori in pensiero per l’incolumità dei propri ragazzi. In questo particolare contesto, non si può fare a meno di un sindaco – professore, affinché venga esplicitata una maggiore presenza di forze dell’ordine a scopo puramente preventivo.

Sanò cerca di attirare ancora una volta l’attenzione del Primo cittadino, incitandolo “a voler quantomeno provare a ricercare soluzioni opportune, così da non dover disturbare nuovamente la Sua pacifica sindacatura o peggio essere costretto a cambiare destinatario alle proprie missive”.