Operazione Beta, Articolo Uno-Mdp: Contesto malato. Opponiamo moralità

Le mafie che si sono conquistate la loro presenza strutturale nella società e la pervasività della corruzione nei gangli delle istituzioni sono due elementi che emergono con tutta evidenza dalle indagini dell’operazione “Beta”, in quest’ultima ancor più che in altri casi precedenti. Stavolta, si è approdati agli arresti di 30 tra professionisti, imprenditori, titolari di società, funzionari pubblici, facendo accreditare una condizione di malaffare che va a toccare gli aspetti centrali della sfera messinese. A diramare la propria opinione sul dramma di queste inchieste è l’Assemblea provinciale di Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista che sottolinea come “la portata di questi fenomeni non può non essere collegata ai dati sconfortanti dell’economia messinese e disegna un contesto socio-economico profondamente malato, al di là delle singole posizioni e della presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio. Il peso di logiche distorsive nella gestione degli appalti, nel rapporto tra politici o funzionari pubblici e il mondo della criminalità, nella qualità stessa delle imprese e delle istituzioni grava in maniera determinante sulle potenzialità di sviluppo locali”.

A pagare il costo di corruzione e mafie sono innanzitutto i cittadini, secondo Articolo Uno – Mdp. “Sotto la tara di questi avvenimenti, è impossibile tracciare un serio percorso di riscatto della società dello Stretto. Di fronte a questo stato di cose, il richiamo forte alla questione morale non deve suonare retorico o ideologico ma diventa la necessaria precondizione per immaginare di costruire percorsi di rilancio socio-economici”.

E poi si rievocano, nella nota del Segretario provinciale Domenico Siracusano, quegli anticorpi che la società dovrebbe generare e che, a volte, non è in grado di sviluppare e che invece l’Amministrazione Accorinti è convinta di aver creato, in questi quattro anni, di gestione allontanando, persino un’impresa che avrebbe corroso il Comune con il suo “verminaio” di agganci particolari. “L’intervento della magistratura non potrà che prendere atto delle conseguenze di mafia e corruzione”.

Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista lancia un appello alle forze sane perché, all’interno dei partiti, nella pubblica amministrazione, nelle organizzazioni datoriali delle imprese, all’interno degli ordini professionali e in nome della questione morale, si recuperi, anche attraverso la reale attuazione di codici deontologici e comportamentali, la capacità di prevenire il proliferare di un cancro che rischia di uccidere definitivamente la nostra città e la nostra provincia.

Redazione1

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