«La Regione deve assicurare la presenza delle squadre antincendio h24 e la disponibilità di un adeguato numero di mezzi aerei e terrestri, con relative attrezzature. Colpevole è la Regione nella misura in cui, da cinque anni, non rinnova la convenzione antincendio con i Vigili del Fuoco e non presta l’attenzione necessaria alla prevenzione». Ad affermarlo è Tonino Genovese, Segretario Generale della Cisl di Messina che, proprio qualche giorno fa, aveva acceso i riflettori sulle competenze e le responsabilità in materia di incendi dopo i gravi fatti che hanno caratterizzato la zona dei Nebrodi.
«Non si può attendere sempre l’evento grave per rendersi conto di quanto sia importante l’attività di prevenzione – commenta Genovese -. Stesso discorso vale per Messina che vive da giorni una situazione incredibile: ci sono obblighi e competenze che non ricadono solo sulla Regione, come tanti cercano di propinare a chi non conosce le regole, ma anche sui Comuni che dovrebbero adottare provvedimenti sul fronte della prevenzione e predisporre adeguati piani di intervento, scommettendo anche sulla tempestività degli interventi».
Ma il segretario della Cisl messinese guarda anche ai sindaci che «hanno la competenza di emettere ordinanze che, nel rispetto del regolamento e ad integrazione dello stesso, prescriva gli obblighi che hanno i proprietari nel manutenere i fondi agricoli e le pubbliche amministrazioni ad effettuare gli interventi di decespugliamento qualora l’obbligo non ricada sui detentori e/o conduttori dei fondi confinanti e i frontisti. Con tutte le previsioni di legge in caso non venga ottemperato a questo obbligo. Cosa ha fatto l’amministrazione Accorinti in questo senso? Il Comune di Messina ha redatto e approvato il catasto delle aree attraversate dal fuoco, nelle quali, una volta censite, dovrà essere inibita ogni attività?»
Genovese ricorda, quindi, il grande lavoro dei Vigili del Fuoco e degli uomini della Forestale. «Il lavoro verso la sicurezza – puntualizza – non è mai abbastanza e i lavoratori impegnati per essa non possono essere considerati un costo per la comunità, ma anzi sono una risorsa. In queste ore c’è la conferma della necessità di figure che sappiano professionalmente occuparsi della sicurezza dei cittadini. Il nostro è un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, sismico e anche degli incendi, non si può lesinare impegno o non prestare la giusta attenzione. Come Cisl siamo convinti della necessità di dover incrementare risorse e personale perché non si può scoprire l’importanza della sicurezza solo quando accadono i fatti gravi, ma lo vediamo tutti i giorni nei bisogni della comunità».