Per ritrarre questo tetro buio all’orizzonte ci siamo sistemati di spalle alla prima fila di lampioni che, sul percorso pedonale del Lago Grande di Ganzirri, dava segni di normale attività e funzionalità. La zona totalmente spenta procede in entrambi i sensi di marcia ed inizia poco dopo la prima rotatoria del Lago, andando direzione nord-sud e finisce solo circa 100 metri prima dell’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d’Italia. Un tratto di strada piuttosto spaventoso in termini di rischio perché è risaputo che i mezzi nel rettilineo acquistino un’enorme velocità.
Ma oltre all’incolumità di automobilisti e conducenti di scooter, moto e di interi autobus come il mezzo Atm per la movida notturna (che abbiamo visto superarci appunto), quella che viene messa a serio repentaglio è la vita di eventuali passanti che, magari, sfruttano il tracciato delimitato da guard rail in legno per una semplice camminata oppure degli sportivi amatoriali che si fiondano ed attraversano il lungolago come circuito da corsa. Senza contare chi si deve dirigere al centro sanitario Ortopedico “Scalabrino” oppure uscirne rischiando di inoltrarsi in un’arteria “spettrale”, se non fosse per i fari delle vetture. E poi il buio imperante, che si protrae da qualche giorno, potrebbe calamitare anche malintenzionati verso chiunque passeggi e non starebbe davvero al sicuro in quella frazione.
C’è da rilevare che tutta la “Riserva naturale di Capo Peloro”, con i suoi vicoli e viuzze, è molto frequentata in questo periodo dell’anno per cui non si può fare a meno di effettuare una supervisione a tappeto sugli impianti di pubblica illuminazione.
Speriamo che questi disservizi non durino per sempre e, soprattutto, non si estendano a tutta la città, com’è accaduto per i guasti agli impianti semaforici. Si provveda dunque al rimedio in tempi celeri. Lo stesso fenomeno si è potuto riscontrare negli stessi orari notturni persino a Piazza Duomo, dove stavolta è lo stesso presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto a monitorare una zona pedonale totalmente al buio che accompagna la Cattedrale lato monte, verso la Piazza Immacolata di Marmo con i suoi punti di ristorazione vicini. Insomma, uno vergogna in pieno centro storico da segnalare a chi di dovere.