Un altro nucleo familiare ha dovuto stringere i denti, stamane, contro lo sfratto ed infine ne è passato indenne. Ma l’atto fatidico è solo rinviabile ma non reversibile. Chi dovrà sloggiare dovrà farlo il prossimo 14 settembre senza ulteriori proroghe. A dover sgomberare dunque è una giovane madre con due minori, che è stata costretta ad occupare una casa/ bottega dell’Istituto Autonomo Case Popolari 6 anni fa. All’epoca da sola con un bambino piccolo ed un’altra in attesa, la donna decise di trovare riparo per lei ed i suoi figli.
A difendere la mamma con prole è il Fronte Popolare Autorganizzato – SI’ Cobas Messina. Ma la domanda nasce spontanea: dove stanno le politiche della casa? Quanti immobili comunali, chiusi da anni, si potrebbero riutilizzare a scopi di solidarietà per chi vive in stato di forte disagio sociale? Basterebbe che le autorità del Municipio realizzassero un censimento e mettessero in piedi le strategie dell’autorecupero.
Lo sfratto è stato evitato, grazie all’intervento dell’avvocato Nicola Bozzo ed il sindacato in questione – Fronte Popolare Autorganizzato. Nell’attesa dell’esito del ricorso urgente contro la disposizione di allontanamento, Graziella ed i suoi due bimbi, almeno per questa estate, tirano un sospiro di sollievo…