Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio sono stati assolti oggi dalla Corte d’Appallo di Messina nell’ambito del processo per l’alluvione di Giampilieri e Scaletta, in cui persero la vita 37 persone.
All’epoca dei fatti ricoprivano le cariche di sindaco di Messina e Scaletta Zanclea. In primo grado, i due amministratori erano stati condannati con l’accusa di omicidio colposo, mentre erano stati assolti dall’accusa di disastro colposo.
Oggi pomeriggio la Corte d’Appello di Messina (presidente Celi, componenti Blatti e Sagone), ha ribaltato la sentenza, assolvendo i due amministratori con la formula “il fatto non sussiste”. I legali di Buzzanca, gli avvocati Marcello Scurria e Giorgio Perroni, hanno dimostrato l’estraneità dei fatti del proprio assistito che era stato ingiustamente condannato in primo grado ad una pena pesantissima.
Sotto processo, in primo grado erano finite altre 13 persone tra funzionari, tecnici sia dei due Comuni che della Protezione civile e della Regione Sicilia, i quali furono stati assolti da tutte le accuse.
“La Giustizia è verità. Oggi è stata riscritta la verità. E’ stata fatta giustizia”. E’ stato questo il laconico commento alla sentenza da parte di Marcello Scurria, uno dei legali di Buzzanca.