Nelle aziende è giusto che emerga il più promettente o il più capace, anche sulla scorta di un’esperienza che si estende a 360 gradi. Non dovrebbe essere una novità o un affronto nei confronti di chi vive quell’azienda a più livelli. Ma se un motore funziona con una marcia in più se ne deve prendere atto. Insomma, interpretiamo quella che è stata intitolata come “la lettera a Babbo Natale”, formulata dal consigliere della VI Municipalità, Giuseppe Sanò e rivolta al dirigente “super-dinamico”, con la sintesi “diamo a Cesare quel che è di Cesare”. Attribuire i giusti meriti per l’esemplare lavoro svolto con ringraziamenti pubblici non è offensivo o denigrante verso altri.
“In questa situazione tragicomica, l’unica nota stonata è che non siano stati i vertici di Messinambiente e l’assessore a congratularsi pubblicamente per la sua attività – riscontra Sanò -. Sai Babbo Natale, chi come me vive del proprio lavoro e lo fa per una realtà privata, è abituato a vivere di riconoscimenti e attestati di stima. Riconoscere il buon operato ha un importante funzione, quella di motivare i dipendenti a fare sempre meglio. Alle volte, il bravo manager premia anche chi non ha raggiunto l’obiettivo ma si è solo avvicinato, questo perché è certo che alla prossima occasione il dipendente farà ancora meglio”.
“Lavorando da 16 anni per una multinazionale farmaceutica – spiega il consigliere – ho imparato che per i manager di successo, quelli che volano alto, quelli che tirano fuori sempre il coniglio dal cilindro, la crescita dei propri collaboratori è la più grande soddisfazione”.
Al “Babbo Natale fuori stagione,” l’esponente di Sicilia Futura vuole rendere omaggio perché lavora con efficacia per la comunità in una condizione classificata d’emergenza, riuscendo a riorganizzare personale e mezzi per tutti i cittadini e con l’aspettativa collettiva che possa fare sempre meglio.
Non serve alimentare polemiche con il Commissario liquidatore Calabrò che, comunque, replica alla prima attestazione esaltante di Sanò verso Cucè con un po’ di “ritrosia”.
“La soddisfazione più grande, per noi contribuenti – afferma il componente del V Quartiere -, rimarrà quella di ringraziare anche chi non è abituato a riconoscere il lavoro altrui perché questo vorrà dire che la città di Messina avrà finalmente un nuovo volto”.
Dunque, “Babbo Natale-Cucè” non dovrà rimanere sorpreso se il consigliere continuerà a scrivergli le letterine. “Se i regali saranno quelli che sta recapitando in tutta la città, Sanò si sentirà sempre il primo a ringraziare”.