I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Barcellona hanno arrestato Calogero Barbagiovanni, 24 anni, residente a Tortorici e domiciliato a Centuripe per estorsione e ricettazione in concorso.
Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa sviluppata dai carabinieri, diretti dal Sostituto procuratore di Barcellona, Sarah Caiazzo, dopo l’arresto di Giuseppe Taranto, 37 anni, avvenuto il 26 febbraio scorso a Montalbano Elicona, quando i militari lo coglievano in flagranza reato per di estorsione mentre riceveva dalla vittima, un imprenditore agricolo della zona, la somma di mille 700 euro pretesa per la restituzione di un’autovettura rubata alcuni giorni prima.
Le incalzanti e serrate indagini, alle quali hanno contribuito anche i carabinieri del Ris di Messina mediante l’analisi tecnico-forense del telefono cellulare trovato in possesso di Giuseppe Taranto al momento della sua cattura, hanno permesso di stabilire che Calogero Barbagiovanni non soltanto era complice di Taranto, me che avesse un vero e proprio ruolo direttivo ed organizzativo dell’attività delittuosa.
Numerosi sono i contatti telefonici e multimediali (whats app, messanger ed altri applicativi di messaggistica istantanea) che sono emersi dalla “lettura” del dispositivo e che hanno permesso di comprendere come lo stesso fornisse precise indicazioni su come comportarsi con la vittima e quali condizioni imporre per realizzare l’estorsione secondo il classico schema del “cavallo di ritorno”.
Dalle chat recuperate dagli esperti del Ris è emerso che era proprio Barbagiovanni ad avere la materiale disponibilità del veicolo e che dettava le regole del gioco, pur non avendo mai avuto contatti diretti con la vittima; lo stesso dovrà rispondere di ricettazione.