Nessun miracolo, neanche Santa Margherita è riuscita ad evitare la copiosa uscita di liquami dai tombini. Inutile scomodare i santi, le solite inefficienze saltano sempre fuori e portano un conto salato agli amministratori di turno.  Risultato? Ennesima figuraccia.
Fognatura perennemente in tilt a Santa Margherita e strade allagate con i soliti problemi di carattere igienico-sanitario, acuiti dal caldo e dalla presenza di fastidiose zanzare. Persino la processione ha dovuto fare i conti con l’emergenza, tanto che un turista romano ha simpaticamente scambiato il simulacro della Santa con Cloacina, dea protettrice della Cloaca Maxima, la parte più antica ed importante del sistema fognario di Roma.

Foto inequivocabili che non lasciano spazio all’immaginazione, basta osservare i volti dei presenti per intuire lo stato  d’animo.

Umore “nero” come le acque che fuoriescono dal tombino, quasi sollevato dalla sua sede originaria a causa della forte pressione. Uno spettacolo indecoroso che si ripete nel periodo estivo, del resto avevamo evidenziato il problema in un precedente articolo. Non siamo stati ascoltati, così come non sono state prese in considerazione le numerose segnalazioni dei cittadini che in pratica sono costretti a convivere con un laghetto artificiale che di turistico ha ben poco.

Questa volta, però, si è toccato il fondo. Davvero indecente il passaggio di una processione tra i liquami, scene da Terzo Mondo che avremmo preferito non vedere e quindi non pubblicare. Ed invece abbiamo un dovere morale, quello di denunciare con la speranza che qualcuno possa intervenire in maniera seria e concreta.

Per il prossimo anno bisognerà attrezzarsi e magari proporre un gemellaggio con la Capitale per una doppia  processione, magari pensando di venerare anche Cloacina, del resto dagli antichi romani abbiamo, ancora oggi, molto da imparare…