La Vara è la Vara. Che se lo mettano bene in testa il sindaco Accorinti e i suoi assessori-attivisti. L’ennesima polemica che accompagna la processione del 15 agosto costituisce una mortificazione per la città e un’offesa per i fedeli legati ad un tradizione secolare.
L’atteggiamento di Palazzo Zanca rispetto alle contribuzioni dei privati rappresenta l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini stanchi di assistere a posizioni preconcette. Fortuna che si tratta dell’ultima Vara per Accorinti e i suoi, dal prossimo anno ci sarà il ritorno alla normalità con un nuovo sindaco e una nuova amministrazione. Impensabile una riconferma di “Free Tibet”, i messinesi non possono continuare a prendersi a colpi gli zebedei.
La “Caronte&Tourist” da 12 anni contribuiva alle spese dei fuochi d’artificio, mentre il Comune con altre piccole contribuzioni si occupava degli eventi collaterali. Quest’anno l’assessore Alagna ha preferito non chiedere nulla agli armatori, facendo il dispetto della moglie. In buona sostanza senza i 15mila euro della “Caronte&Tourist” è venuta meno una somma considerevole, e i contribuiti saranno destinati solo ai fuochi d’artificio. Chi dice che non è cambiato nulla rispetto al passato, mente sapendo di mentire.
Quanto alla benevolenza dei privati, a parte la “Caffè Barbera”, in pochi hanno versato volontariamente soldi sotto forma di sponsorizzazioni. In realtà, il grosso deriva dall’Amam (7mila euro), l’azienda che è in crisi e per recuperare i soldi sta riducendo le forniture ai morosi, e poi ci sono i soldi di qualche assessore.
Per la prima volta, i componenti della giunta mettono mani alle proprie tasche per sganciare i soldini e salvare la faccia rispetto alla presa di posizione nei confronti di “Caronte&Tourist”.
La Vara e il dispetto della moglie… L'ultima di Accorinti!
domenica 06 Agosto 2017 - 10:18