L’Amministrazione ha deciso “motu proprio” di azzerare la cubatura edificatoria dell’intera area nord, identificata in zona “Q” che si estende dal Torrente Annunziata fino a Ganzirri e parte di Capo Peloro. Le motivazioni ambientali con cui questo territorio viene qualificato nell’ambito “Q” compreso nella Variante in maniera radicale non sono suffragate da elementi concreti, in quanto prevalentemente si tratta di aree urbanizzate ed edificate. A rimarcarlo è il Capogruppo di Felice per Messina, Giuseppe Santalco che fa notare come “Ciò penalizzi il miglioramento ed il rinnovo del tessuto edilizio consolidato della zona nord, evitando in maniera incomprensibile la possibilità di completare immobili esistenti o di riconvertirli in attività turistiche ricettive”.
Santalco scrive al Sindaco, all’Assessore all’Urbanistica, p.c. al Presidente del Consiglio, al Direttore Generale e al Dirigente all’Urbanistica.
“La recente votazione con parere negativo della Commissione sulla proposta di delibera sulla Variante di Salvaguardia è il frutto della pervicacia con cui il Presidente della Commissione ha voluto portare in votazione una proposta di delibera a cui ancora non sono state date, da parte di alcuni Dipartimenti comunali, adeguate risposte alle problematiche sollevate in Commissione da parte di diversi Consiglieri”.
“A mio modesto avviso – commenta -, la Variante di Salvaguardia prima della votazione in Consiglio necessita di alcuni approfondimenti. 1) Il Dirigente ed il RUP, facendosi carico della mia mozione approvata in Commissione, dovranno formalizzare di “aver proceduto ad un controllo puntuale delle “Tavole X” contenenti la microzonizzazione, verificando la esatta e pedissequa sovrapposizione tra le carte tematiche e le singole porzioni di territorio interessate, asseverando la corrispondenza del contenuto delle predette tavole e quanto riscontrato sul territorio”.
2) Nel corso del dibattito in Commissione il Dirigente arch. Schiera ha dichiarato che il Dipartimento ha rilevato alcuni errori e discrasie all’interno della Variante di Salvaguardia che sarebbero stati portati all’attenzione della Giunta Comunale con una proposta di delibera modificativa o con un emendamento. Atto, questo, che ad oggi ancora non si è verificato e diventa propedeutico all’approvazione della delibera.
3) Il Ragioniere Generale del tempo Cama ha reso un parere condizionato (in passato fortemente stigmatizzato dal Segretario Generale). “Favorevole nella intesa che il Dipartimento Tributi proceda a quantificare le minori entrate, le cui risultanze dovranno essere comunicate tempestivamente a questo Dipartimento per le conseguenti attività connesse alla formazione del Bilancio di Previsione 2017 (2019)”.
Ciò comporta una quantificazione del mancato introito sia dell’Imu che degli oneri di urbanizzazione. Le preoccupazioni manifestate dalla collega Amata sono, pertanto, attuali e cogenti in termini finanziari e di ricaduta sui bilanci.
Pertanto è indispensabile una oggettiva quantificazione dei mancati introiti che consenta al Ragioniere Generale di riformulare il proprio parere e ciò dovrà essere fatto da subito prima che la proposta di delibera sia all’ordine del giorno del Consiglio Comunale.
4) Altro aspetto tecnico, non del tutto chiarito, è lo scostamento effettuato in maniera discrezionale dall’Amministrazione comunale rispetto alla applicazione pedissequa delle linee guida stabilite dalla delibera consiliare n. 74/C del 25 ottobre 2012.
Condividiamo l’impostazione di fondo che il Dirigente Schiera individua nella Variante quale elemento di difesa del territorio, ma occorre contemperare l’esigenza ambientale con quella socio-economica; non può prevalere la prima senza considerare gli altri due aspetti.
E’ vero che la Variante cassa volumi, ma è altrettanto vero che gli stessi mediante la “Banca del Volume” vengono paracadutati in altre zone della città ed in particolare nelle zone ZIS e ZIR.
Questo comporta la necessità di analizzare e valutare il Piau prima che sia approvata la Variante per capire come l’Amministrazione intende regolamentare la pianificazione delle zone ZIR e ZIS.
Attesto quanto precede, è auspicabile che l’Assessore De Cola presenti la proposta di delibera del Piau in Commissione entro il mese di agosto, e ciò per consentire ai Consiglieri di esprimere un voto più consapevole sulla Variante di Salvaguardia.
Per poter votare in piena coscienza e consapevolezza la proposta di delibera, si rende necessario dare risposte ai 4 punti prima che la proposta di delibera sia all’ordine del giorno del Consiglio comunale e portare a conoscenza dei Consiglieri il contenuto del Piau, strumento di programmazione urbanistica correlato alla Variante di Salvaguardia.