“Messina città d’Europa”, di fatto solo sul cartello. Già dall’uscita autostradale il degrado regna sovrano con spazzatura ed erbacce che invadono la carreggiata. Un pessimo biglietto da visita, di sicuro la conferma di un’Amministrazione comunale che in tema di cura dell’Ambiente sta lasciando molto a desiderare. “Messina mia, non ti riconosco”, è il coro quasi all’unisono di chi per un motivo o per un altro torna in città dopo una lunga permanenza oltre Stretto.
“Di male in peggio – afferma Gaetano, informatore scientifico a Milano – mi stringe il cuore vedere il centro cittadino ridotto ad una discarica, non oso immaginare la situazione nei quartieri periferici”. Gli fa eco Grazia, andata a cercar gloria in Emilia Romagna: “Piazza Cairoli è davvero sporca, un tempo era il salotto buono della città”.
“Spazzatura ovunque, cestini stracolmi, carte per terra – afferma Franco, impiegato all’Agenzia delle Entrate di Milano – mi lamentavo del decadimento delle città del Nord, ma non pensavo di trovare questo scenario a Messina. Chi è il sindaco? Va in giro per le strade oppure sta barricato in Municipio…” A fianco la moglie Ketty, gusta un gelato rigorosamente con panna, ascolta e poi dice la sua: “Non mi sembra colpa solo degli amministratori, guardate questo negozio sul viale San Martino, ma il titolare invece di leggere il giornale sul bancone perché non ripulisce almeno il suo ingresso?”
Ci spostiamo verso la stazione ferroviaria ed incontriamo una comitiva di anziani, qualcuno vorrebbe sedersi nella villetta “Quasimodo”, ma due arzille signore impongono di cambiare itinerario. Come dargli torto? E’ pieno di extracomunitari, alcuni dormono sulle panchine, un altro addirittura sta facendo i bisogni dietro un albero. Davanti all’ingresso incontriamo Sabrina, vorrebbe portare il bambino ai giochi, ma la sua idea naufraga subito. “E’ sempre così? Ci chiede”. In effetti, da qualche tempo a questa parte la villetta è presa d’assalto da gruppi di migranti, una situazione denunciata anche dal consigliere comunale, Libero Gioveni.
Non va meglio a piazza Duomo, alla Passeggiata a mare o a Cristo Re con i rifiuti che deturpano il paesaggio. “Dispiace vedere il belvedere ridotto in queste condizioni – afferma Santino, originario di Messina, ma ormai radicato in Liguria – da piccolo mio nonno mi portava qui a vedere le navi, ora vedo solo degrado”.
Per fortuna, aggiungiamo noi, ci siamo limitati a sentire alcuni pareri in centro, potete immaginare se ci dovessimo spostare nei villaggi, sempre più abbandonati a se stessi e lontani da quell’idea di risanamento decantata dall’Amministrazione comunale.
"Città mia, non ti riconosco", il traumatico rientro dei messinesi
domenica 13 Agosto 2017 - 11:14