Parco Peloritani, Beninati: "Atto di responsabilità"

Continua a fare discutere la bocciatura della norma istitutiva del Parco dei Peloritani. Nel dibattito politico da registrare l’intervento di Nino Beninati, leader locale di Noi con Salvini.

“Alla fine la responsabilità e la legalità hanno prevalso nella vicenda del Parco dei Peloritani. Lo stop imposto dall’Assemblea regionale ha interrotto il forzoso iter che avrebbe portato all’istituzione del Parco con un articoletto, una nota, che doveva essere approvata quasi sottobanco, probabilmente sperando che venisse sottovalutata dai più”.

Così Nino Beninati, coordinatore provinciale di Noi con Salvini, torna a parlare del Parco dei Peloritani e lo fa con la soddisfazione di chi ha visto trionfare il rispetto della legge e della ragionevolezza sugli interessi di parte.

“Come ho già ripetuto più volte, la legge sull’istituzione di Parchi e Riserve naturali in Sicilia è molto chiara e sarebbe stato vergognoso eluderla al solo fine di favorire amici e parenti in cerca di poltrone.

In passato è stato già fatto, maldestramente, con il “Parco dell’Alcantara e quello dei Monti Sicani, dunque, continuare a “peccare di presunzione”,  non avrebbe di certo fatto onore alla Sicilia né difeso le prerogative dei siciliani.

Il presidente dell’Ars non avrebbe nemmeno dovuto permettere che l’articolo in questione venisse discusso in Aula, in quanto l’unico modo per consentire la nascita di un Parco naturale è quello descritto nella legge 98 del 1981 e sue modifiche; fortunatamente, l’Assemblea ha deciso correttamente di bocciare questa scorciatoia.

Gli attuali Parchi (Nebrodi, Etna e Madonie), sono stati istituiti con una procedura ben definita: consultazione dei sindaci coinvolti, proposta di perimetrazione, zonizzazioni, copertura economica ed infine il parere di merito della Commissione Ars.

Coloro i quali hanno fatto delle false lusinghe la propria professione e che avevano sposato l’istituzione del Parco per solo interesse personale, sono rimasti a bocca asciutta, com’è giusto che avvenisse. Ridicolo che trovino spazio su certa stampa locale per gridare al “golpe”! Semmai, sarebbe stato vero il contrario: un colpo al potere costituito ed alla legalità si sarebbe, cioè, verificato solo se “quell’articoletto”, apparentemente innocuo, fosse stato approvato. Invece, l’Assemblea regionale ha dimostrato grande responsabilità politica e trasparenza”.

“Inoltre – commenta l’esponente di Noi con Salvini – trovo scorretto strumentalizzare gli incendi boschivi delle ultime settimane per far passare l’idea che, se quei boschi fossero stati dichiarati Parco, gli incendi non si sarebbero verificati! E’ un concetto assurdo, senza alcun fondamento: i Parchi ed i roghi non sono in alcun modo collegati”.

“Come se non bastasse – conclude Beninati – ritengo sia oltraggioso che si etichettino i cacciatori, ma anche i nostri agricoltori ed allevatori, come delle “lobby di potere”, talmente occultamente potenti da avere boicottato l’istituzione del Parco dei Peloritani… Forse, la cecità di questa gente ha fatto dimenticare che, in quest’occasione, l’Ars non ha fatto altro che rispettare la legge e che quelle categorie, che vengono offese col termine “lobby”, sono coloro che con fatica coltivano e curano la terra, mantengono puliti i boschi e operano per lo sviluppo economico del loro territorio. Il loro sudore fa da volano per l’economia dell’isola e non l’immobilismo dell’ennesimo Parco”.

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