“È trascorso un mese e mezzo dall’ultimo devastante incendio che ha colpito le colline e parecchie zone abitate di Spartà, Piano Torre e dintorni, ma ciò che tristemente rimane dei luoghi a distanza di tempo non può far dormire affatto sonni tranquilli”. Esprime forte preoccupazione il consigliere comunale Libero Gioveni che, con un piccolo dossier fotografico, dimostra come alcuni tratti colpiti dal fuoco siano talmente distrutti o ridotti male da far prevedere il peggio in termini di dissesto idrogeologico alle prossime abbondanti piogge.
Troppi i punti – denuncia Gioveni – in cui le scarpate ormai spoglie della vegetazione si mostrano cedevoli, con piccoli massi che già fanno bella mostra nelle carreggiate sottostanti senza esserci stata alcuna benchè minima precipitazione, figuriamoci quando il prossimo autunno porterà con sè le sue ormai non più rare ‘bombe d’acqua’.
Per non parlare poi – prosegue il consigliere – di quei punti in cui gli alberi sono a rischio crollo perché quasi del tutto incendiati con la corteccia indebolita o svuotata o perché mostrano quasi le radici per via del terreno attorno ceduto.
Idem dicasi anche – insiste l’esponente del gruppo misto – per qualche rudere abbandonato che sembra ormai poggiare nel vuoto, o addirittura per piccoli vuoti che si intravedono a ridosso della Ss 113.
Pertanto – conclude Gioveni – anche alla luce delle ultime direttive emanate dalla Regione alle amministrazioni comunali, urgono a garanzia della pubblica sicurezza, oltre alle necessarie verifiche tecniche da parte dei vari organi preposti, anche la collocazione di reti metalliche di protezione nei punti considerati più critici”.