Non è tanto patriottismo quanto volere portare avanti ciò che vale. Il modello peloritano del Servizio 118 “sarà l’uovo di Colombo di cui beneficerà l’intero Sistema Sanitario Nazionale”. Sull’argomento si marcia a gonfie vele verso un nuovo Governo che vede Sicilia Futura occuparsene con strategie fattive che investono la sicurezza e la salute dei cittadini.
Il tema è stato legittimamente sollevato da alcune realtà territoriali per la salvaguardia dei Pte e della struttura complessiva organizzativa del 118, plaudite dal Capogruppo all’Ars di Sicilia Futura, Beppe Picciolo per aver tenuta alta la tensione di vitale importanza per tutta la popolazione. Ma il parlamentare ricorda che “al momento la prevista rimodulazione della Rete Territoriale è stata sospesa e congelata da un Decreto Assessoriale del maggio 2016”.
“Una precisazione importante – ha evidenziato il deputato messinese – che consente di affermare che al momento stiamo parlando proprio del nulla! Anzi il cosiddetto ‘modello Messina 118’, attualmente operativo, è praticamente quasi perfetto, in quanto coniuga efficienza, professionalità e contenimento della spesa nel settore Emergenza/Urgenza e ho la certezza che sarà preso ad esempio dal prossimo Governo Regionale anche perché già indicato come modello virtuoso negli incontri avuti nei mesi scorsi al Ministero della Salute”.
“Parlare oggi di altro – ha ribadito Picciolo – rappresenta un mero esercizio di retorica. Certamente corretto è invece tenere alta la tensione per i territori, ma futile il dibattito nel merito in quanto il riordino non sarà gestito da questo Governo ma dal prossimo. Sembra evidente che ogni discussione politica sarebbe pleonastica mentre invece Sicilia Futura, per mio tramite, farà sì che nel programma della Coalizione di Centrosinistra (alla quale daremo il nostro sostegno con il supporto di Davide Faraone, Sottosegretario alla Salute ed in atto proposto da Sicilia Futura quale “candidato alla Presidenza della Regione”) venga inserito proprio il riordino del Sistema 118 mutuandolo dal “modello Messina” da estendere a tutto il SSR. Una volta ogni tanto, decantiamo il blasone Peloritano su problematiche davvero rilevanti e non su pettegolezzi di basso profilo.”.