“L’innesto di Managerialità” per riorganizzare globalmente gli Uffici di Ragioneria del Comune di Messina farà molto parlare di sé. “Non si capisce perché ci sia voluto tanto tempo per questo” – tuona la Capogruppo consiliare di Alternativa Popolare, Daniela Faranda, dopo aver letto la complessità della nota di ieri a firma dell’assessore Cuzzola. La Faranda si ritiene “basita nel leggere le dichiarazioni in merito alla condizione finanziaria del nostro ente”. Lo scritto contiene troppi tecnicismi per essere altrettanto chiaro e “puntare il dito contro chi lo ha preceduto non è certo un modo per diradare dubbi e perplessità nei messinesi”.
La Capogruppo non riconosce altre strade percorribili che “l’invio di ispettori per dipanare una matassa che, di assessore in assessore, sembra sempre più difficile sbrogliare”. Nel loro ruolo di tecnici super partes, queste figure rispondono anche alla richiesta, già avanzata nei mesi scorsi dal deputato Germaná che torna di estrema attualità.
“Adesso più che mai, è necessario che l’assessorato dia seguito a questo appello che faccio a mio nome – sostiene la consigliera di Ap – e, sono certa, di molti miei colleghi e tanti, tanti messinesi. Qualcuno ci dica di che morte stiamo morendo, al di là degli slogan inverosimili di chi ripete da anni che siamo in una botte di ferro e che, come affermato da Cuzzola, ce la faremo”.
“Al di là del rispetto e della solidarietà per l’uomo, costretto a stare lontano dal Comune per ragioni indipendenti dalla sua volontà, non posso non constatare una costante e ripetitiva abitudine allo scarica barile – continua – , con atteggiamento ambiguo in perfetta coerenza con la linea di questa Amministrazione, al fine di addossare responsabilità sempre ad altri. Non aver contezza della situazione economica del nostro Comune è un dramma per lo stato di degrado in cui versa la nostra città e il mutismo del sindaco è per l’ennesima volta imbarazzante”.
“Messina è, da tempo, una città alla deriva e lo dico da messinese libera, non certo da politica con preconcetti tipici degli antagonisti. Abbiamo letteralmente supplicato, in questi anni, Signorino prima, Eller Vainicher dopo e Cuzzola adesso, di dare la reale rappresentazione dello stato del Comune, senza mai ottenere quella verità dovuta, soprattutto dalla amministrazione Accorinti paladina della trasparenza!”.