Teatro Messina, diffidato Sovrintendente perché non riesce a chiudere contabilità

Malgrado la nomina di esperti e consulenti, ottenere un gran finale per la contabilità dell’Ente Teatro “Vittorio Emanuele” risulta pesante. La Funzione Pubblica Cgil Sicilia diffida il Sovrintendente Egidio Bernava alla presentazione dei documenti contabili, a rischio la programmazione della Stagione.  

Il sindacato non può fare a meno “di evidenziare l’approssimazione nella gestione da parte del Sovrintendente, il quale non riesce a chiudere gli atti relativi al Consuntivo 2016 e al Bilancio di Previsione 2016”. Tutto ciò nonostante le rassicurazioni fornite dallo stesso Bernava alla FpCgil sull’approvazione del bilancio entro pochi giorni. Adesso, si apprende che i tempi si dilatano.

Non possiamo fare a meno di esprimere il nostro disappunto considerato che lo stesso sovrintendente ha avocato a sé la redazione del bilancio di previsione. Solo proclami da parte dell’ex Commissario Iervolino e adesso del Sovrintendente – dichiara Clara Crocé Segretario Regionale della FP CGIL Sicilia e Rosa Raffa responsabile del settore –  Nessuna dotazione organica.  Nessuna programmazione . Nessuna equiparazione contrattuale dei dipendenti. Nessuna contrattualizzazione del personale precario. Solo debiti e disoccupazione”.

La FpCgil, nei giorni scorsi, ha incontrato l’Assessore Anthony Barbagallo, che ha detto di conoscere perfettamente la situazione del Teatro e ha assunto l’impegno di risolvere alcune problematiche, prima della scadenza del mandato.

La FpCgil ha fatto presente che l’Ente non riesce a chiudere il Consuntivo 2016 e il Bilancio di Previsione 2017. Le scarse risorse e la mancata programmazione della stagione artistica hanno comportato delle conseguenze sia sui cittadini che sui lavoratori a cominciare da quelli precari da decenni gli orchestrali, attori, sarte tecnici che non riescono più ad avere un contratto e quindi ad accedere alle misure di sostegno quali la disoccupazione.

La spending review al Teatro Vittorio Emanuele ha colpito solo i lavoratori. Non sono state risparmiate risorse per nominare consulenti di vario genere che ancora non sono stati determinanti. La maggior parte di questi sono allo stremo in quanto senza fondi. Alcuni dei dipendenti non hanno lavorato le 13 settimane minime per poi poter usufruire della disoccupazione. E a qualcuno mancano 10 giorni di lavoro per poter raggiungere i requisiti per richiedere la disoccupazione. La FpCgil pensa che lo stesso Assessore debba intervenire immediatamente per la risoluzione del problema Bilancio anche attraverso degli interventi sostitutivi” – concludono Crocè e Raffa.

Redazione1

Published by
Redazione1