Edilizia sport, 2 mln pronti in Masterplan. "Comune schiva default Città Metropolitana"

Redazione1

Edilizia sport, 2 mln pronti in Masterplan. "Comune schiva default Città Metropolitana"

lunedì 28 Agosto 2017 - 15:51

Il marasma nell’ipotesi “default della Città Metropolitana” che si potrebbe riflettere sul futuro dei lavoratori e su alcune attività dell’intero territorio collegate all’ex Provincia, quali persino i progetti del Masterplan, necessita una precisazione. Laddove dovesse subentrare il crollo delle finanze a Palazzo dei Leoni, i Comuni e gli altri enti attuatori non verrebbero toccati da alcun blocco nella ricezione dei stanziamenti, mentre gli interventi che hanno come ente attuatore la Città Metropolitana potrebbero risentirne (forse anche pesantemente). A rettificarlo è l’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Signorino. Palazzo Zanca sta dando impulso a progetti per l’edilizia sportiva con un valore pari a 2 milioni e duecentocinquemila euro. Gli interventi previsti inquadrano il campo di atletica S. Santamaria (ex Gil), progetti per l’arena, la piscina e la realizzazione di tre campi da tennis a Villa Dante, il completamento della palestra polifunzionale di Mili e l’adeguamento e miglioramento di spazi di quartiere per attività sportive e aggregative. Già prima di Ferragosto, aveva inviato un primo gruppo di otto progetti per l’importo complessivo di circa 20 milioni.

I fondi del Masterplan per i Comuni non erano inclusi nel bilancio di previsione della Città Metropolitana, mentre molti Comuni (tra cui Messina) avevano correttamente e opportunamente inserito tali previsioni nei propri bilanci. Allo scopo di consentire l’avvio delle opere, nei mesi scorsi, si è incrementata una intensa interlocuzione con il Governo e, a fine giugno, è stato chiarito come consentire l’accesso alle anticipazioni da parte dei Comuni. In pratica, i Comuni trasmettono alla Città Metropolitana le schede relative ai progetti finanziati, la Città Metropolitana inserisce gli stessi nella piattaforma nazionale e provvede alla loro validazione; ultimata questa operazione, il Governo prende atto della progettazione e trasmette direttamente ai Comuni le anticipazioni. I finanziamenti sono dunque direttamente e immediatamente disponibili e non transitano dal bilancio della Città Metropolitana. Per i progetti dotati di esecutività, possono anche essere avviate le procedure di gara, dato che il “Patto per Messina” (deliberato dal Cipe ancora lo scorso agosto e approvato dalla Corte dei Conti) ne garantisce la copertura finanziaria. Dunque, la dichiarazione di dissesto avrebbe conseguenze sui progetti della Città Metropolitana ma non su quelli dei Comuni o degli altri enti.

La macchina è in moto. I cantieri del Masterplan, oltre a creare occupazione con gli oltre 100 milioni di investimenti preventivati nella sola Messina, realizzano servizi per la vivibilità e il benessere della città. Siamo ai nastri di partenza anche con le azioni per il PRUSST (polo produttivo di Larderia) e la manifestazione di interesse per la piastra logistica di S. Filippo-Tremestieri.