“Al via, da fine agosto, il monitoraggio sugli evasori delle tasse comunali”. L’annuncio è dell’assessore alle Finanze, Salvo Cilona, alle prese con un Bilancio comunale che, probabilmente, è sempre troppo stretto per le reali esigenze della cittadina turistica. “Si parla, ad esempio – dice Cilona – di come utilizzare al meglio gli introiti della tassa di soggiorno. Non si percepisce, però, che i due milioni e settecento mila euro annui dell’imposta sui pernottamenti, servono ad appianare la mancanza di versamenti da parte dello Stato”. Ed i soldi che arrivavano al Comune da parte dell’Ente superiore erano davvero consistenti. “Mancano all’appello – sostiene l’amministratore – ben tre milioni di euro. La tassa, dunque, viene impiegata per la normale amministrazione. Senza di questa la città non potrà andare avanti. Sono contento, comunque, perché malgrado ciò, prima si parlava di fallimento del Comune, adesso ci stiamo incamminando nella giusta strada. Tutto ciò, accade, malgrado il fatto che alcune attività non pagano da anni, ad esempio la Tarsu, altre sono non in regola sul suolo pubblico. Temo che per qualcuno si parli di una sofferenza nei confronti del Comune da decine di migliaia di euro. E malgrado tutto questo siamo riusciti a ridurre del dieci per cento la tassa sulla spazzatura”. Cilona, quindi, in grande attività anche nei prossimi giorni per cercare di fare in modo che i conti della casa municipale possono quadrare il prima possibile. Da tempo si sta attuando un clima di rigore che, comunque, stando a quanto riferito da Cilona, sta ottenendo risultati concreti. Intanto, com’è noto anche se si è registrato un periodo di stop dettato, in riferimento alle presenze turistiche, dal G7 di maggio, i dati della tassa di soggiorno sono da record. Dai conteggi effettuati nei primi sei mesi dell’anno, cioè entro giugno, è emerso, un introito, per il comune, di circa un milione e centomila euro. Si rischia di sfiorare, a fine anno, i tre milioni di euro. Un dato questo, per il quale, va, ovviamente, tenuto conto anche il contestato aumento delle tariffe a suo tempo determinato dal Consiglio comunale ed entrato in vigore dal 1 gennaio 2016.
Mauro Romano