Boom di yacht nella baia di Villagonia, ma il diportismo non decolla

“Boom di mega yacht nella baia di Villagonia, ma si potrebbe fare ancora meglio se solo si avessero a disposizione più servizi per i diportisti”. È quanto sostengono gli operatori del settore nautico e gli esperti del territorio. “Quest’anno il golfo di Taormina-Naxos è stato baciato da una miriade di imbarcazioni – sostiene Franz Buda, conoscitore dei movimenti del territorio – la Sicilia e il nostro comprensorio, dopo il G7, vengono considerati una sorta di terra promessa , la Perla del Mediterraneo senza guerre, speriamo che resista”.
Ma le problematiche della baia, dal punto di vista della possibilità di sbarco del mercato di lusso, nel suo complesso, rimangono. “Quanti arrivano a bordo dei lussuosi yacht – sostiene George Rizzo, manager del campo boe allestito nei pressi di Capo Taormina – arrivano in buon numero, ma restano poco.
Non siamo pronti ad accogliere questo tipo di clienti che, invece, dovrebbero trovare un ottimo sistema per sbarcare. Faccio un esempio: per arrivare a Taormina li possiamo accompagnare al molo Saia o al porto di Schiso a Giardini.
Per arrivare nel sito più lontano, rappresentato dal grande molo e raggiungere il centro storico della cittadina turistica, ci vuole almeno un’ora ed un quarto ad andare ed altrettanto a tornare. Francamente un po’ troppo. E poi si arriva al porto dove il punto di sbarco è decisamente poco consono. Incredibile a dirsi, ma subiamo, in questo campo, la concorrenza di Siracusa. Lì tutto è stato organizzato per il mercato dei diportisti.
Nel comprensorio taorminese, viviamo costantemente una fase di emergenza. Sono convinto che con servizi migliori il grandi yacht invece di arrivare il mattino e andare via la sera potrebbero rimanere più giorni nelle nostre zone con un indotto notevole per tutti”. Insomma il motivo conduttore di questi anni, riguardo al mercato diportistico, stenta a non essere suonato anche in questa parte di stagione turistica durante la quale si inizia a fare la conta dei grandi numeri di un movimento turistico che, comunque, nel suo complesso è stato ragguardevole.
Mauro Romano

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