Parola alla Curva Sud che dopo l’ennesima estate di passione del Messina decide di esprimere alcune considerazioni: “A distanza di poco meno di due mesi, con le ferite ancora aperte per l’ennesima mortificazione che la nostra storia calcistica ha subito, non sul campo, ci sembra doveroso prendere la parola.
I nostri colori hanno subito la vergogna più grande per mano di tutti coloro i quali, in questi anni di gestione, hanno giocato sulla pelle di un intera tifoseria ed una intera città con la compiacenza e latitanza, è doveroso dirlo, di chi nulla ha fatto per tentare di salvare una società che, nel bene o nel male, portava il nome di Messina. Ci riferiamo alla classe imprenditoriale e politica, senza riferimento alcuno, non legando il discorso solo alle ultime ore.
Negli anni, purtroppo, pur di sopravvivere ci siamo dovuti aggrappare a figuri di ogni tipo perché evidentemente nulla di meglio questa città ha saputo e voluto esprimere. Discorso a parte gli ultimi mesi di gestione che, con non pochi problemi, ci hanno visto comunque salvi sul campo. Sapevamo che le condizioni economiche non erano delle migliori, sapevano che ci sarebbe stato da stringere i denti e, come sempre fatto, eravamo pronti a soffrire.
In fondo non ci hai mai spaventato lottare contro ogni difficoltà perché la nostra storia parla da sola, ed anche i 1600 abbonamenti che avevamo sottoscritto a scatola chiusa sono un chiaro segnale della nostra passione incondizionata. A malincuore siamo tra le tifoserie che hanno subito, per via di gestioni scellerate ed indecenti, tra le maggiori mortificazioni ma che, nonostante tutto, e’ sempre stata presente in ogni categoria.
Le ultime ore di gestione Proto, però, hanno veramente del diabolico, del perverso e del meschino. Rassicurazioni su tutti i fronti e problemi che nascevano come i funghi ci hanno portato ad un 14 luglio che, ancora una volta, ha prestato i nostri fianchi alla gioia di tutti i rivali. Una strategia, sicuramente calcolata da chi ha millantato correttezza e serietà, che invece ci ha trascinato,definitivamente,nel baratro. Il tentativo ancora più infame di volere iscrivere solo per sporchi interessi di bottega una società fantasma in terza categoria e pensare di calpestare ulteriormente il nostro nome. Vigileremo anche su questo meschino tentativo affinché i loro sporchi trucchi non possano andare in porto.
Alla nuova proprietà che si è proposta per cercare di portare avanti il calcio in città diamo condizionata fiducia. Lavorando bene, soprattutto nei momenti difficili, che già sappiamo non mancheranno, ci saranno i giusti meriti.
Chiediamo soprattutto rispetto per chi segue sempre ed incondizionatamente nel bene e nel male. Rispetto che per troppi anni questa città non ha avuto”.