Il senatore Bruno Mancuso la scorsa settimana ha comunicato ufficialmente il suo abbandono, adesso è in procinto di farlo il deputato regionale Nino Germanà. Rimane ancora fedelissimo – non si sa per quanto – il parlamentare nazionale Enzo Garofalo.
L’isolamento di Alfano in Sicilia è in continua evoluzione: la valanga è destinata a scatenare nuovi abbandoni, alcuni dei quali eccellenti. La “grande fuga” degli alfaniani è determinata dal ribaltamento degli equilibri politici dovuti al capolavoro politico di Miccichè che è riuscito a chiudere l’intesa su Musumeci, annunciata venerdì mattina all’Ars. I moderati, ex alfaniani e fedelissimi di D’Alia, hanno abbracciato il progetto moderato e nelle prossime ore, probabilmente già lunedì, si potrebbero registrare nuovi abbandoni. E se Bruno Mancuso ha preparato le valigie per traslocare con Cantiere Popolare, Nino Germanà ancora in cerca di casa. Il tentativo di trovare posto nella lista di Forza Italia è andato a vuoto.
A metà settimana, il rampollo di casa Germanà si è fiondato direttamente da Berlusconi ma ha ricevuto un “no”. La lista a Messina è chiusa e per lui non c’è posto. La “mossa della disperazione” potrebbe essere rappresentata dal suo approdo nei centristi di Cantiere Popolare di Saverio Romano.
La trattativa è apertissima anche se il vocio di una possibile candidatura di Germanà potrebbe portare i vari Corona, Catalano, Briguglio, Currenti, Restuccia e Frontino a compiere un passo indietro indebolendo una lista che, conti alla mano, si presenta ai nastri di partenza con un buon bottino di voti.
Enzo Garofalo, al momento, rimane ancora al plotoncino degli alfaniani, ma non è escluso che nelle prossime settimane possa valutare di abbandonare l’ex delfino di Berlusconi.
La grande fuga degli alfaniani. Germanà cerca casa, Berlusconi gli allarga le braccia
domenica 03 Settembre 2017 - 00:01