E’ un vero e proprio grido d’allarme dell’Ugl in merito alla situazione nel carcere di Gazzi. La nota del segretario nazionale, Alessandro De Pasquale, è inequivocabile: “La segreteria provinciale della Ugl Polizia Penitenziaria di Messina segnala problemi nella gestione dei servizi istituzionali del carcere di Messina che, a quanto pare, potrebbero addirittura indebolire la sicurezza dell’Istituto.
Riferisce il segretario provinciale Antonio Solano che, i poliziotti penitenziari vengono impiegati in almeno tre posti di servizio e costretti ad eseguire ore di lavoro straordinario che – va detto – in Sicilia non viene spesso retribuito nei termini previsti dalla legge.
Spesso sembrerebbe difficile trovare unità di polizia penitenziaria per impiegarli in turni pomeridiani e/o notturni dove, è noto a tutti, è richiesto un livello di sorveglianza maggiormente elevato.
Le iniziative poste in essere dalla Direzione del carcere, per garantire i livelli minimi di sicurezza, non sembrano né sufficienti né idonei, occorre infatti un’organizzazione del lavoro più efficace e funzionale che favorisca l’efficienza e che consenta al personale di operare in un clima di sostanziale certezza organizzativa; occorre, soprattutto, un provvedimento di incremento delle risorse umane che codesto Provveditore può richiedere al Dap, oltre alle varie iniziative di competenza, che potrebbero essere adottate sin da subito”.
Ugl: "Personale nel carcere di Gazzi allo stremo, sicurezza a rischio"
lunedì 04 Settembre 2017 - 09:56