La “partita” sul cosiddetto caso-Vullo non è affatto chiusa. Uil Messina, Uil-Fpl Messina e Anaao-Assomed, dopo le denunzie e le segnalazioni alle autorità competenti, hanno inviato una nuova nota attraverso la quale vengono messe a nudo le “presunte” debolezze riguardanti il possesso dei titoli del manager della Sanità.
La nota giunge all’indomani delle verifiche effettuate dall’assessorato alla Sanità, funzionali alla sua nomina a Commissario straordinario del Policlinico di Messina, dalle quali emergerebbero altri punti che contribuiscono ad alimentare una polemica che non si è mai sopita. Il documento porta la firma di Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Mario Macrì della Uil, e di Pietro Pata di Anaao-Assomed.
“Le scriventi organizzazioni sindacali con riferimento alla Deliberazione n° 332 del 24 agosto 2017 della Giunta Regionale “Legge Regionale 1 marzo 2017, n.4 – Art. 3 – Nomina commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria G. Martino di Messina – Dott. Vullo Michele” e in particolare all’allegato “B” nota prot. n° 63858 del 22 agosto 2017 a firma della Dr.ssa Rita Patti, Capo della Segreteria Tecnica, Ufficio di diretta collaborazione dell’Assessore, per l’accertamento del possesso degli specifici requisiti di cui all’art.3 bis, comma 3 del D.Lgs n.502/1992 ribadiscono ancora una volta il fatto che Michele Vullo ad oggi non è assolutamente legittimato a rivestire incarico di Commissario Straordinario!
Infatti, da un’attenta lettura della nota n° 63858 del 22 agosto 2017 allegato ‘B’ della Deliberazione della Giunta Regionale n° 332 si evince chiaramente che Michele VULLO non poteva essere assolutamente inserito nell’elenco regionale dei soggetti idonei alla nomina a Direttore Amministrativo delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Siciliana di cui al Decreto del 28 settembre 2010 alla data di pubblicazione dell’avviso sulla GURS N°47 del 29/10/2010” risulta palesemente carente dello specifico requisito richiesto di cui all’art.3 bis, co.3 del D.Lgs n.502/1992 ovvero “la qualificata esperienza professionale, in posizione dirigenziale, almeno quinquennale, nel campo delle strutture sanitarie o settennale negli altri settori, maturata nei dieci anni precedenti alla data del 29/10/2010. Fatto ancor più grave e rilevante il successivo inserimento nell’elenco regionale dei soggetti idonei alla nomina a Direttore Generale delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Siciliana, Decreto del 15 marzo 2011, pubblicato sulla GURS N°14 dell’1/04/2011.
Infatti, la certificazione prot. N° 10604/ASP/DG del 29/07/2010 attesta chiaramente che il VULLO Michele ha firmato un contratto di lavoro a tempo determinato di durata quinquennale con decorrenza 05/06/2006 pertanto alla data del 28/09/2010, data di pubblicazione dell’avviso per inserimento in elenco Direttore Amministrativo, ha effettuato 1607 giorni lavorativi, ovvero anni 4 e 146 giorni! Mentre alla data dell’01/04/2011 di pubblicazione dell’avviso per l’inserimento in elenco di Direttore Generale ha effettuato 1762 giorni lavorativi equivalenti ad anni 4, giorni 300!
Risulta evidente che il requisito la qualificata esperienza professionale, in posizione dirigenziale, almeno quinquennale, nel campo delle strutture sanitarie o settennale negli altri settori, maturata nei dieci anni precedenti alla data di pubblicazione degli avvisi di cui all’art.3 bis, co.3 del D.Lgs n.502/1992 non è stato per nulla soddisfatto!
Ancor più grave e sconcertante risulta essere la dichiarazione di VULLO Michele per quanto attiene al servizio prestato presso l’AOR Santobono-Pausilipon di Napoli.
Infatti, Vullo Michele nel periodo 2002-2005 ha dichiarato e sottoscritto nel proprio curriculum vitae, prodotto agli Uffici Regionali e pubblicato sul sito della Regione Siciliana di avere svolto il ruolo di “Direttore UOC Relazioni sindacali, formazione e valutazione della dirigenza, controllo ed implementazione della legalità” e di “Direttore Dipartimento Qualità Aziendale”, risultando, invece, dipendente dell’Azienda Sanitaria S. Elia di Caltanissetta con la qualifica di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere Categoria “D” posto in aspettativa senza assegni con decorrenza 01/03/2002 per assumere, con rapporto di incarico annuale di collaborazione coordinata e continuativa (CO.CO.CO.) conferito con le procedure di cui all’art. 7, comma 6°, del D.Lgs 165/2001 presso AOR Santobono-Pausilipon di Napoli così come da deliberazione n°345 del 19/03/2002, N°241 del 13/03/2003, N°280 del 25/03/2004, N°164 del 28/02/2005 ed infine delibera dell’A.O. Santobono-Pausilipon N° 122 del 16/02/2004 a firma del DG dott. Claudio Clini.
Alla luce dei sopradetti fatti, appare evidente che VULLO Michele producendo false dichiarazioni ha ricoperto dapprima la qualifica di direttore Amministrativo presso l’AOU Policlinico “G.Martino” di Messina dal 2011 al 2014, successivamente quella di Direttore Generale dell’AOOR Papardo-Piemonte e oggi quella di Commissario Straordinario presso l’AOU Policlinico G.Martino di Messina.
Inoltre, l’avvenuto conseguimento di benefici o incarichi da parte della Pubblica amministrazione sulla base di eventuale mendacio per false dichiarazioni inserite in un curriculum vitae presentato per la partecipazione alla selezione, oltre a costituire fonte di responsabilità penale (cfr. Cass. Penale – Sez. V°, 18 giugno 2013 n° 26600), determinano la decadenza immediata dall’incarico e la restituzione all’erario di quanto, in questo periodo, è stato indebitamente percepito. (cfr. art. 38 D.P.R. 445/2000)
Pertanto per quanto sopra le scriventi organizzazioni chiedono un intervento urgente da parte delle SS.LL. ognuno per le proprie competenze alfine di ristabilire la verità su tutta la vicenda e restituire la fiducia nei confronti delle Istituzioni ai cittadini/utenti della Sanità Siciliana”.
Questa è la posizione dei sindacati che non arretrano di un metro. Il dott. Michele Vullo sull’argomento ha sempre sostenuto di essere in possesso dei titoli previsti dalla legge e lo ha dichiarato in più di un’occasione anche al nostro giornale, alla vigilia del suo insediamento al Policlinico di Messina.