Quarto posto per la Capo d’Orlando nel trofeo “Tirrenia”. Una partita equilibrata e intensa quella con la Lighthouse Trapani, che ha prevalso per 68-71 approfittando della poca ispirazione offensiva dei paladini (che anche in questa gara non hanno potuto contare su Mario Ihring in regia, infortunatosi alla caviglia sinistra nella mattinata di sabato).
La Betaland ha dovuto rimontare anche uno svantaggio in doppia cifra, maturato nel terzo quarto su un parziale di 10-0 per i trapanesi (37-47), con Arturs Strautins protagonista (buzzer beater da tre per il 49-52 al 30′ e tripla del sorpasso sul 54-52 a ridosso degli ultimi 5′ di gioco).
Trapani è stata più lucida nel gestire i possessi decisivi, nonostante l’aggressività offensiva di Justin Edwards (anche 9 rimbalzi e 2 assist per lui): suoi gli ultimi 5 punti paladini (la tripla del 66-67 e il 68-69 su rimbalzo d’attacco a meno di 7″ dalla fine), ma il tiro del potenziale overtime si spegne sul ferro.
Betaland Capo d’Orlando – Lighthouse Trapani 68-71 (22-19; 32-35; 49-52)
Betaland Capo d’Orlando: Galipò 1 (0/3 da tre), Alibegovic 3 (1/5 da tre), Ihring ne, Inglis 9 (4/10, 0/1, 1/2 tl), Kulboka 9 (3/7 da tre), Laganà 3 (0/1, 1/4), Strautins 15 (1/2, 3/5, 4/4 tl), Delas (0/1), Edwards 19 (5/12, 2/5, 3/4 tl), Wojciechowski 9 (2/3, 1/3, 2/2 tl). Coach: Di Carlo
Lighthouse Trapani: Bossi 23 (4/5, 3/6, 6/6 tl), Renzi 11 (3/6, 5/6 tl), Testa, Fontana, Ganeto 8 (3/5, 0/3, 2/2 tl), Mollura 3 (1/3 da tre), Viglianisi 7 (2/4, 0/4, 3/4 tl), Spizzichini 3 (0/1, 1/1), Vignali, Perry 12 (3/9, 1/1, 3/4 tl), Simic 4 (0/1, 4/4 tl). Coach: Ducarello
L’analisi di coach Gennaro Di Carlo: “Abbiamo fatto un passo avanti nell’atteggiamento difensivo rispetto alla gara di sabato sera. Sono emersi alcuni dettagli – spiega il tecnico orlandino – errori su alcuni possessi e su alcune scelte, ma generalmente l’atteggiamento migliore a tratti rispetto a quello avuto contro Sassari. Non siamo riusciti a replicare la stessa gara in attacco anche perché la voglia di Trapani di ben figurare con noi era evidente nei contatti, questo ha sporcato la nostra fluidità.
Edwards ha dato segnali di ripresa rispetto alla prima gara del torneo, che finiamo con indicazioni molto importanti, anche se è chiaro che vanno ancora messi insieme dei pezzetti. Da domani comincia tutt’altra musica, avremo da inserire due nuovi giocatori e questo gruppo assumerà la sua dimensione definitiva.
Da questo momento parte il rush finale di questa preseason, che al momento mi lascia con tante belle cose messe da parte, onestamente sono contento. Guardo avanti con grande fiducia e grande positività. Il nostro motto è chiaro: lavoro, lavoro, lavoro”.