“Sei anni fa, la frana ha ucciso tre persone travolte dal fango e dai detriti, tra cui il piccolo Luca che aveva 10 anni. Aspettiamo ancora che la Protezione civile realizzi i lavori di messa in sicurezza, perché qui, a Saponara, viviamo con l’incubo: siamo a rischio continuo. Sei anni sono trascorsi, nemmeno un progetto e’ stato realizzato dalla Protezione civile, un ente che di ‘civile’ non ha proprio nulla”. E’ l’amaro sfogo di Angelo Gullì che nell’alluvione perse la casa, sua madre si salvo’ per miracolo. Gulli’ parla davanti al vice presidente della Camera Luigi di Maio, ricevuto, durante il suo tour elettorale assieme a Giancarlo Cancelleri, nel municipio di Saponara dal sindaco Fabio Vinci.
Il paese mostra ancora le ferite di quel tragico giorno, le case travolte dal fango sono ancora li’, ridotte a strutture fantasma, dentro ci sono i segni della valanga di detriti caduti dal monte.
“Il Comune la sua parte l’ha fatta da tempo – spiega il sindaco Fabio Vinci – realizzando quelle opere previste nell’ordinanza di competenza dell’Amministrazione. Sono le altre istituzioni che non hanno fatto nulla”.
Per Saponara ci sono progetti per un totale di 6,2 milioni di euro per la messa in sicurezza della montagna, che sovrasta il piccolo comune, un gioiellino incastonato nel verde, con poco piu’ di 4mila abitanti.