Una Betaland stanca, nella testa e nelle gambe, quella che cede pesantemente alla Red October Cantù nella seconda gara disputata dai paladini nel torneo “Sant’Ambrogio” (62-83).
Una gara che si presta a poche analisi tanta è la differenza di rendimento delle due squadre nell’arco dei 40 minuti, con i canturini desiderosi di riscatto dopo la sconfitta di ieri con la Germani Brescia (vincitrice di questa 45° edizione del torneo reggino), ma che si inquadra perfettamente negli “sbalzi” di rendimento tipici della preseason.
Capo d’Orlando resta in partita finché i tiratori hanno mira buona dal perimetro, ma il movimento lontano dalla palla e il ritmo della squadra sono decisamente lontani da quanto visto, ad esempio, nell’eccellente primo tempo disputato contro Brescia due giorni fa.
La gara termina su un “blackout”: non solo in senso figurato o cestistico, quanto perché è proprio l’impianto elettrico del PalaCalafiore a lasciare tutti al buio per ben due volte nell’ultimo quarto.
Una prima sospensione arriva a 6’57 alla fine della gara, con il risultato sul 56-75 e quindi già abbondantemente in ghiaccio per i brianzoli, il secondo e definitivo stop a 1’19 dalla sirena, quando gli arbitri decretano la fine anticipata dell’incontro.
La Betaland torna in campo mercoledì 20 settembre, al “PalaFantozzi”, nell’ultima gara del precampionato: ospite la Moncada Agrigento (inizio 20.30, ingresso unico € 5).
Betaland Capo d’Orlando – Red October Cantù 62-83 (20-24; 36-52; 51-73)
Betaland Capo d’Orlando: Alibegovic 4, Ihring 5, Inglis 5, Kulboka 9, Laganà ne, Atsur 8, Strautins 4, Delas 11, Edwards 12, Ikovlev 4, Wojciechowski, Donda ne. Coach: Di Carlo
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lunedì 18 Settembre 2017 - 08:49