La delega ai Beni Culturali diventa “donna” e durerà un mese e mezzo. Ma in questo pochissimo tempo non c’è definizione più saliente di rispecchiare un patrimonio dell’umanità per la neo assessore regionale Aura Notarianni, accreditata ufficialmente oggi, nella sala convegni del Museo Regionale, dal Presidente siciliano e candidato all’Ars, Rosario Crocetta che l’ha reclutata in un percorso che non si arresta certamente al 5 novembre. Il Governatore l’ha inserita a capeggiare a pieno titolo la sua lista del Megafono e capta con sé anche l’attuale assessore al Territorio, Maurizio Croce.
“Attribuisco una dimensione immensa al mondo femminile da cui ho scelto di farmi rappresentare negli anni e nelle mie diverse cariche istituzionali – esordisce Crocetta -. Questa città ha bisogno di un impegno costante e nominare Aura è una scelta consapevole di chi vive e resterà in questa città. E’ un atto d’amore per questo territorio che deve avvalersi delle capacità della Notarianni che si è sempre distinta nella difesa dell’ambiente e dei diritti civili. Lei conosce questa provincia, ha una sua storia sociale e professionale, vuole restarci e perfezionarla con la grinta, come faccio io. Magari non piace alle categorie tradizionali della politica, come non piaccio io che resterò e vivrò qui. Ma questo non vuol dire che non si possa fare meglio di altri. Il carisma sta nell’anima e nella Notarianni ce n’è tanta, insieme a quei principi di lotta e quei progetti esecutivi già vagliati in pochissime ore. Nel lavoro le donne mettono il loro specifico femminile ed è per questo che non mi sono fatto mancare altre esponenti quali al Turismo e Spettacolo Michela Stancheris e alla Formazione Nelli Scilabra. Quest’ultima, studentessa fuori corso, è stata molto criticata ma perché non avrebbe potuto svolgere dall’interno quel ruolo che grandi professori non hanno saputo cogliere? Facciamo strada alle donne, lasciamo i pregiudizi maschilisti e di potere da parte. Voglio chiudere oggi come ho cominciato. Oltre alla Notarianni, non posso non apprezzare l’ottimo dirigente ai Beni Culturali che è Marilena Volpes”.
E’ chiaro che, in questo sciorinare gli elementi caratteristici di una professionista, si sfoggia tanta ed indiscutibile propaganda elettorale e soprattutto compare l’ombra dell’ex e dimissionario assessore Carlo Vermiglio “con una visione politica, ormai, troppo divergente” da quella del reggente di Palazzo d’Orleans.
“Siamo rimasti amici – sostiene Crocetta -. Gli ho dato la possibilità di ricontrarci nel cammino istituzionale ma Vermiglio ha preferito intraprendere un’altra strada”.
Un miliardo di euro è stato stanziato per i cantieri su Messina all’interno del Patto per il Sud. “Naso che sprofonda – racconta il Governatore – ha ottenuto 20 milioni di euro. Ho terminato le opere di Giampilieri perché non si dimentichi che ho avuto a cuore e mi sono battuto dal 2011 da quando si è verificata l’alluvione. Ringrazio l’assessore Croce che voglio candidare con me nella mia lista perché è uno di quegli uomini che ha saputo anche programmare da tecnico. In definitiva, un miliardo di euro si potrebbe spendere per una sola opera ma noi dobbiamo spalmare il finanziamento per tutte le necessità. Con Aura stiamo costruendo un tracciato che va al di là delle multinazionali del turismo. Io ho deciso di dare spazio ai ragazzi che ereditano i casolari di famiglia e che intendono realizzare i B&B, ai piccoli progetti dei giovani che in genere vengono archiviati. La nostra provincia (perché mi ha dato la cittadinanza onoraria) è stata stuprata dalla ‘ndrangheta, dalla mafia e dai poteri lobbistici. Ci vuole aria nuova, aria pulita. Così, l’affido ad una persona che ci sta da anni ma che è in grado di rivoluzionarla, come sto provando io con un linguaggio differente”.
“Ringrazio il Presidente per farmi percorrere questo pezzetto di strada – argomenta la sua nuova partner di Giunta Notarianni -. Non guardo alla meta perché sarà complicato raggiungere risultati in questo breve periodo, ne sono cosciente. E non si può non ringraziare il mio predecessore per la sua abnegazione per la struttura in cui oggi ci troviamo, il Museo e la direttrice Di Giacomo che ha parlato di una ricchezza ‘per le genti’. La Sicilia è a vocazione turistico – culturale, un luogo di accoglienza. Andrò in continuità con il mio mestiere che tutela il diritto al lavoro, la sussidiarietà. Mi occuperò di iniziare qualcosa con valutazioni già avviate e scritte”.
“Per Messina ho ricevuto una tempesta d’informazioni – rivela la Notarianni -. Completeremo le Scalinate dell’Arte. Le vie dei tesori sono una fucina di idee. La casa del Pascoli a piazza Don Fano è un piccolo spaccato di Messina da rianimare. La Dogana per me è il ‘Coven Garden’ da restituire ai cittadini per rinverdire il concetto di Mediterraneo che è il cuore e la cultura di questa area. Tripi con la sua necropoli. Tusa un gioiello incastonato. Sarebbe interessante creare una Rete tra i Comuni, l’Università, gli Ordini professionali e le associazioni perché si possano adottare i monumenti.”.
“Nel Piano per il Sud, ho messo in conto di ristrutturare il primo padiglione dell’ex ospedale ‘Regina Margherita’ per ospitare nuovamente la Sovrintendenza ai Beni Culturali, attualmente collocata al ‘Buon Pastore’. Una chiesa deve rimanere una chiesa. E con gli stessi fondi è compresa la Biblioteca comunale di Catania. A Trapani valorizzeremo il Tempio di Venere, a Siracusa penseremo al recupero dell’altare della chiesa di Santa Lucia al Sepolcro mentre a Brucoli ci sarà l’opportunità di restaurare un Castelluccio”.
Foto Rocco Papandrea