Si sta celebrando in questi giorni la settimana europea della mobilità sostenibile, volta a valorizzare forme di trasporto innovative e collettive che abbiano un ridotto impatto ambientale, mezzi di trasporto pubblico in primis. Sì, ma non per la popolazione della parte alta di Camaro San Paolo. Almeno è quanto sembrerebbe, dato che il consigliere della III Circoscrizione Alessandro Cacciotto fa notare che il villaggio in questione è sprovvisto da parecchio tempo di una propria linea autobus, la numero 40 in particolare: “Nel mese di febbraio dello scorso anno, il Consiglio della Terza Circoscrizione ha richiesto, su proposta del sottoscritto, – spiega Cacciotto – il ripristino della linea autobus n. 40, dal momento che la parte alta del villaggio di Camaro San Paolo è sprovvista da parecchi anni di autobus, con tantissimi disagi e pericoli per i residenti. Si tratta infatti di ripristino e non di una nuova linea”.
“Ad agosto dello stesso anno, in occasione di una seduta consiliare, letta la nostra delibera sul ripristino della linea autobus nella parte alta del quartiere di Camaro San Paolo, il Direttore Generale dottor Foti, il ragionier Trischitta e il signor Romato, hanno condiviso le motivazioni che hanno spinto alla redazione della delibera e la necessità di porre un rimedio alla situazione
In particolare il Direttore Generale per coprire il tratto stradale rimasto da tantissimi anni privo di autobus, ha individuato in un allungamento di percorso, da parte dell’autobus 39, già in linea, la soluzione ottimale al problema, tenuto conto che i nuovi autobus sono dotati anche di telecamere.
Accolta dunque da parte dell’ATM la richiesta della Circoscrizione di eliminare il disagio per tanti residenti della parte alta del popoloso quartiere di Camaro San Paolo, urge adesso la collocazione della segnaletica orizzontale e verticale, al fine di permettere che il processo, che determini il nuovo percorso dell’autobus 39, sia completo”.
Il problema sembrerebbe pertanto essere stato risolto già da parecchio tempo, se non fosse per il fatto che, sulla base di quanto afferma Cacciotto, mancano i fondi per la realizzazione della segnaletica, propedeutica questa affinché il nuovo percorso possa prendere finalmente vita: “Purtroppo ad oggi, – continua il consigliere circoscrizionale – stiamo parlando di un anno, la situazione è ferma al palo. Il sottoscritto per un lungo periodo, recatosi personalmente a discutere sia con il ragionier Trischitta e sia con l’ingegner Pizzino si è visto rispondere, da quest’ultimo, che il nuovo capolinea ed il nuovo percorso non si potevano ancora mettere in campo per mancanza di fondi per la segnaletica. Purtroppo una situazione a dir poco mortificante ma che comunque fotografa anche la condizione economica di Palazzo Zanca. In questi ultimi giorni, contattato a stretto giro il ragionier Trischitta, la risposta è stata quella di interloquire con l’ingegner Pizzino; provato a contattare telefonicamente quest’ultimo, con esito negativo, non rimane allo scrivente che formulare una formale interrogazione al fine di chiedere a chi di competenza, di capire, a distanza di un anno dalla esitazione dell’ordinanza n. 749/2016, quali resistenze esisterebbero sulla nuova linea autobus 39, dal momento che l’inerzia, sta comportando per i residenti seri disagi e seri problemi, soprattutto per le fasce più deboli”.