Anche Messina aderisce alla battaglia contro la piaga sociale della ludopatia, schierandosi assieme ai comuni di Verona e Napoli. In particolare, in questi giorni è stata firmata dall’amministrazione comunale un’ordinanza, la numero 393, che rappresenta un giro di vite contro il gioco d’azzardo nei vari esercizi commerciali. Parliamo della riduzione degli orari per poter accedere agli apparecchi per il gioco d’azzardo, soprattutto nelle ore notturne durante le quali si registra statisticamente con maggiore frequenza tale fenomeno: gli orari disposti dall’ordinanza saranno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni, compresi i festivi.
Inoltre, gli apparecchi in questione, nelle ore di sospensione del funzionamento, devono essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico di ogni singolo apparecchio ed essere mantenuti non accessibili. E ancora, l’ordinanza stabilisce che in tutti gli esercizi in cui siano installati apparecchi da gioco, il titolare dell’autorizzazione di esercizio è tenuto obbligatoriamente ad esporre in un luogo ben visibile al pubblico un apposito cartello (di dimensioni minime cm 20X30) contenente a caratteri leggibili, oltre le prescrizioni previste dalla legge, formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica del gioco d’azzardo, nonché alla collocazione all’esterno del locale di un avviso indicante l’orario di apertura delle sale giochi e di funzionamento degli apparecchi. Eventuali violazioni delle disposizioni dell’ordinanza comportano la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro.
“Non si può rimanere inermi – spiega l’assessore al ramo, Daniele Ialacqua – di fronte ai drammatici dati annuali che registrano una crescita costante del gioco d’azzardo. La nostra città non è immune a tale fenomeno, anzi: secondo i dati del 2015, risulterebbero attive a Messina 3196 apparecchiature per il gioco.
L’ordinanza 393 deve essere considerata come la prima tappa di un percorso che darà attuazione ad una serie di provvedimenti di efficace contrasto al gioco d’azzardo, per il quale sono notevoli le ricadute negative sulla salute con risvolti socio-criminali. Si richiede pertanto una sinergia che punti a mettere in rete tutte le esperienze, le iniziative, i provvedimenti assunti e da assumere e le relazioni con il mondo della scuola, prevedendo strumenti utili per disincentivare l’installazione di attrezzature da gioco nei locali pubblici, utilizzando la leva fiscale diretta all’aumento dei tributi locali per le attività commerciali che detengono apparecchiature da gioco o sgravando tributi locali in favore degli esercizi commerciali che dismettono tali dispositivi. Dovrà essere attuata anche una revisione della collocazione degli apparecchi da gioco sul territorio allontanandoli da siti sensibili come le scuole, insieme alla promozione nel solco del consumo critico delle iniziative come Slotmob, finalizzate a valorizzare gli esercizi che non installano o dismettono Slotmachine, prevedendo attività specifiche da parte del mio assessorato. Il programma in esecuzione al provvedimento illustrato – conclude Ialacqua – dovrà essere realizzato in sinergia agli assessorati ai Servizi Sociali, al Commercio, al Bilancio, alle Politiche Culturali, all’ASP, alla Questura, al gruppo messinese della campagna “Mettiamoci in gioco”, ed implementato da ulteriori iniziative che si riterranno utili ed opportune”.