Premio nazionale Musa d'argento: il messinese Salvatore Arimatea vince il premio come miglior regista per "Ballando il silenzio"

Maria Antonella Saia

Premio nazionale Musa d'argento: il messinese Salvatore Arimatea vince il premio come miglior regista per "Ballando il silenzio"

sabato 30 Settembre 2017 - 09:00

Ancora una volta la Sicilia si conferma grande produttrice di talenti. Dato  confermato dal prezioso riconoscimento ottenuto dal regista messinese Salvatore Arimatea, il quale, al Premio  nazionale Musa d’ Argento, nella sezione Cinema, si è aggiudicato il premio come  miglior regista per il film Ballando il silenzio, prodotto dal C.A.M. – Centro Artistico del Mediterraneo, presieduto da Francesca Barbera.

Appartenente al genere Psycho thriller la pellicola racconta uno spaccato sul mondo del malessere esistenziale.  Protagoniste due figure femminili, che trascorrono le loro vite ognuna racchiusa entro il proprio universo di inquietanti rituali. Sono donne contemporaneamente vittime e carnefici che trovano strani e pericolosi meccanismi per tentare di sconfiggere le paure, le ansie e le difficoltà della vita quotidiana.

Il lavoro di Arimatea richiama l’attenzione sulla problematica sociale legata a una società materialista, ai cui vertici si trovano potere, sesso e denaro, frammisti ai condizionamenti familiari, ove i detentori di potere diventano carnefici.

A far da scenario alle storie narrate c’è il travolgente mondo del tango. Uno spettacolo, che coniuga seduzione, musica e ballo, sulle note di un bandoneon, che scandisce il ritmo del cuore e la melodia dell’Amore. S’intrecciano forti passioni, amori strazianti e adulazioni, che rivivono in tutte le componenti del Tango.

Altro tema che viene evidenziato nel film è la formazione e l’integrazione dei soggetti affetti dalla Sindrome di Down e lo sviluppo di problematiche inerenti alla loro solitudine.

Ad interpretare il lungometraggio un cast stellare formato da Marina Suma ( che si è aggiudicata il premio come miglior attrice protagonista nella sezione dedicata ai lungometraggi) Sandra Milo, Fioretta Mari, Sabrina Amato, Marcelo H. Alvarez, Mario Opinato, Massimo Picozzi, Christian Gravina, Tania Bambaci, Eva Grimaldi, Gaetano Lembo, Francesca Ferro, Turi Giuffrida, Elisa Franco, Samuel Peron, Benedetta Lauricella e Lo Que Vendrà. La premiazione ha  colto un’Arimatea particolarmente emozionato, che ha dichiarato: “Il premio mi è stato consegnato da Carlotta Bolognini, figlia d’arte, ma la cosa che mi ha inorgoglito di più è che, in giuria era presente Elisabeth Missland, un grande critico cinematografico internazionale che sinceramente temevo. Le sue parole: “sono rimasta rapita dal tuo film, mi ha incollato allo schermo! Dopo la visione sentivo un desiderio irrefrenabile di ballare il tango”, mi hanno sinceramente emozionato. Detto da lei è stato un premio ancora più grande. Dedico questo riconoscimento ad Arturo Rosetto Ajello e a Libero Pellegrino, due professionisti messinesi che non ci sono più e con cui ho collaborato per anni”.

 La produttrice Francesca Barbera, commenta così la doppia affermazione del film “Un meritato riconoscimento ad una produzione indipendente che ha raggiunto l’obiettivo principale quale quello di emergere nel settore cinematografico dei film d’autore sottolineandone così l’importante valore artistico culturale attraverso una regia, ed una rappresentazione da parte della protagonista, appunto, da primo premio! Felice dei risultati ottenuti, soprattutto, dopo aver constatato l’alto livello del festival a cui il film ha partecipato e vinto”.

 Queste le premesse per un film  che siamo certi non deluderà il pubblico emozionandolo sin dalle primissime battute.